Grandi notizie per The Young Pope, la serie di Paolo Sorrentino. È stata candidata agli Emmy Awards, portando per la prima volta un prodotto italiano all’ambizioso premio.
Nella giornata del 13 luglio sono state comunicate le candidature degli Emmy, gli Oscar televisivi americani per tutti i prodotti e le serie TV del piccolo schermo. Dato il successo delle serie TV negli ultimi anni, successo che coinvolge grandi case di produzione, grandi registi e anche grandi attori, l’attenzione di Hollywood per il piccolo schermo non è da meno all’interesse per le produzioni cinematografiche. E quest’anno gli annunci si chiudono con una notizia positiva per il nostro Paese.
The Young Pope riceve 2 nomination
Non ci sarebbe da stupirsi dopo il successo de La grande bellezza: The Young Pope di Paolo Sorrentino è candidata agli Emmy, gli Oscar televisivi che verranno assegnati il 17 settembre a Los Angeles. La serie è andata in onda lo scorso autunno su Sky; prodotta da Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani e interpretata da Jude Law (nel ruolo del Papa Lenny). Le candidature sono due: miglior production design (per Ludovica Ferrario) e la migliore fotografia (per Luca Bigazzi). Forse qualcuno, tra Sky e Wildside, si aspettava di più, ma si tratta comunque di un risultato record. È letteralmente la prima volta che una serie italiana arriva all’ambito palco degli Emmy, dominato dalla qualità (nettamente superiore) delle serie TV americane.
Chi ha trionfato alle candidature?
Non stupisce invece la presenza massiccia di HBO con 110 candidature. Netflix 91, NBC 60 e FOX 27. I prodotti che hanno dominato sono stati Saturday Night Live e Westworld, che hanno ottenuto ben 22 candidature. Stranger Things e Feud ne hanno collezionate 18 e Veep 17. Anche This Is Us ha ottenuto un buon risultato, con 11 nomination tra cui quella per la Miglior Serie TV Drammatica. Genius invece, serie su Einstein, ha ottenuto 10 nomination tra cui quella all’attore Geoffrey Rush, che interpreta il controverso matematico.
LEGGI ANCHE THE YOUNG POPE: PERCHÈ È STATO CRITICATO NEGLI USA?
Photo Credits Twitter