La terza stagione della serie tv Gomorra è in arrivo sugli schermi con tante novità. Una di queste riguarda l’introduzione di un nuovo gruppo criminale, che crescerà cercando di prendere lo spazio che crede di meritare, obbligando gli storici boss del centro a scendere in campo per cercare di mantenere il potere. L’attore Arturo Muselli, che interpreta il nuovo boss Enzo, ha svelato alcune anticipazioni sul suo personaggio…
La terza stagione della serie tv Gomorra prenderà il via ufficialmente 6 novembre 2017, con tante novità. La storia ripartirà da dove è terminata la seconda stagione, cioè dalla morte di Don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino), che ha generato un vuoto di potere. Ciro Di Marzio (Marco D’Amore) ha avuto vendetta, ma i suoi sogni e la sua famiglia sono distrutti e non sembra voler approfittare di questo vuoto. Genny Savastano (Salvatore Esposito), che sembra aver vinto la sua partita, deve ancora capire come gestire assieme i due mondi, Roma e Napoli Nord (quest’ultimo ereditato da suo padre). Scianel (Cristina Donadio) ha perso un figlio, mentre Patrizia (Cristiana Dell’Anna) un compagno: anche nel loro futuro si stende l’ombra dell’incertezza (e in uno dei trailer ufficiali diffusi da Sky Atlantic si anticipa una loro possibile alleanza).
In Gomorra 3, però, assisteremo anche all’apparizione di un nuovo gruppo criminale, che crescerà cercando di prendere lo spazio che crede di meritare, obbligando gli storici boss del centro a scendere in campo per cercare di mantenere il potere.
Arturo Maselli, che nella terza stagione di Gomorra, interpreterà il nuovo boss Enzo, ha svelato a ‘La Repubblica’: “Cerca di esistere e prevalere nel suo gruppo criminale con la testa: rivuole ciò che è stato tolto alla sua famiglia. (…) È diverso dai precedenti boss. Enzo è molto fisico, vive di legami forti. È il nipote di un vecchio capo clan e vuole riprendersi quello che è stato tolto alla sua famiglia. Lotta per prendere il centro di Napoli, uscire dalla miseria ed emergere dal branco. L’ho costruito pensando a un gatto, a una scheggia impazzita: osserva in silenzio, ti studia e all’improvviso ti attacca”.
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