Poveri ma ricchissimi presentato il film senza Fausto Brizzi

Dopo la polemica sulle presunte molestie sessuali ai danni di giovani attrici, Fausto Brizzi è stato il grande assente della presentazione della commedia natalizia da lui diretta Poveri ma ricchissimi.

La Warner Bros. lo aveva annunciato in comunicato stampa diramato tempo fa che Fausto Brizzi non sarebbe stato presente durante la fase promozionale della sua ultima fatica da regista distribuita dalla major, Poveri ma ricchissimi, ed effettivamente il cineasta – che non compare neanche nei credit del film  – è stato il grande assente della presentazione della pellicola avvenuta ieri, 11 dicembre, a Roma.

Il regista, dopo i vari servizi de Le Iene in cui è stato accusato da diverse attrici di essere un molestatore, ha quindi dovuto suo malgrado rinunciare a parlare alla stampa del film natalizio che uscirà nelle sale giovedì 14 dicembre e che è il sequel dell’apprezzato Poveri ma ricchi.

Ovviamente durante la conferenza stampa di Poveri ma ricchissimi si è parlato del grande assente Brizzi e a mettere i puntini sulle i ci ha pensato lo stesso protagonista del lungometraggio, Christian De Sica, che ha affermato: “Fausto Brizzi non è qui ma solo per sua scelta. Preferisce comparire quando tutto sarà chiarito”.

Il caso Brizzi non è stata l’unica polemica al centro della presentazione di Poveri ma ricchissimi che ha visto sempre De Sica difendere a spada tratta le commedie natalizie di cui, da agli anni ’80 ad oggi, è stato sempre fiero protagonista: “Non è vero che il cinepanettone è morto, ma casomai è cambiato ed è giusto così perché segue l’Italia e i suoi cambiamenti”.

Poveri ma ricchissimi, la trama

La famiglia Tucci scopre di non aver perso davvero tutto il proprio denaro e, rifiutandosi di pagare le tasse italiane, decide di trasformare Torresecca in un paradiso fiscale, facendo leva su una svista burocratica post Unità d’Italia. I Tucci realizzano il sogno di molti italiani: non assoggettarsi alle regole (soprattutto quelle più vessatorie) del proprio Stato di appartenenza. E poiché Torresecca è un principato a conduzione famigliare, il pater familias Danilo diventa anche Presidente del Consiglio ed emana decreti in base alle proprie convinzioni e all’estro del momento.

Photo Credits: Warner Bros.

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