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In Sala

Dal Il ragazzo invisibile a Morto Stalin, se ne fa un altro: le uscite in sala di giovedì 4 gennaio

Come ogni giovedì torna il consueto appuntamento con le uscite in sala. Giovedì 4 gennaio sono due i film che vedremo al cinema e stiamo parlando di Il ragazzo invisibile – Seconda generazione e Morto Stalin, se ne fa un altro.

Nuove uscite nell’ultimo weekend delle festività natalizie. Oggi, giovedì 4 gennaio, sono due le uscite in tutte le sale cinematografiche italiane. Dal ritorno di Gabriele Salvatores con il secondo episodio de Il ragazzo invisibile alla “commedia nera” di Armando Iannucci: Morto Stalin, se ne fa un altro.

IL RAGAZZO INVISIBILE – SECONDA GENERAZIONE:

Tornano le avventure del ragazzino invisibile, Michele Silenzi. Il ragazzo è cresciuto e deve vedersela in questa pellicola con gravi problemi da affrontare. Il primo è un lutto mentre il secondo è il dono dell’invisibilità, abbinato a quella forza incontrollata che gli ha permesso, al termine de Il ragazzo invisibile 1, di distruggere un sottomarino. Il terzo è un passato scomodo del quale fanno parte una madre biologica russa e una gemella cresciuta in Marocco della quale non sospettava l’esistenza. Michele si troverà così totalmente disorientato, tutte le sue certezze saranno distrutte e capovolte più volte. Insieme al protagonista Ludovico Girardello, troveremo anche Ksenia Rappoport e Galatèa Bellugi.

 

MORTO STALIN, SE NE FA UN ALTRO:

La commedia nera di Armando Iannucci lavora nella zona grigia dei giorni che separano l’attacco cerebrale di Stalin dall’annuncio ufficiale della sua morte. La sera del 28 febbraio del 1953, Radio Mosca diffonde in diretta il “Concerto per pianoforte e orchestra n.23” di Mozart. Toccato dall’esecuzione che ascolta nella sua dacia di Kountsevo, Joseph Stalin domanda una registrazione. Ma nessuna registrazione era prevista per quella sera. Paralizzati dalla paura, direttore e orchestra decidono di ripetere il concerto. Tutti tranne Maria Yudina, la pianista che ha perso famiglia e amici per mano del tiranno. Convinta a suon di rubli, cede, suona e accompagna il disco con un biglietto insurrezionale. L’orchestra si vede già condannata al gulag. Ma l’indomani Stalin è moribondo. Colpito da ictus, muore il 2 marzo scatenando un conflitto feroce per la successione tra i membri del Comitato Centrale del PCUS.

Fonte trame: Mymovies.it

Photo credits Facebook

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Melania Baroncini

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