Mandelli debutta alla regia, nel film sul bullismo anche il rapper Shade

Mandelli debutta alla regia, nel film sul bullismo anche il rapper Shade

Bene ma non benissimo, il film di Francesco Mandelli prodotto da Viva Production, vede tra i protagonisti il rapper Shade. Ecco tutti i dettagli sul film…

Si intitola Bene ma non benissimo il film di Viva Productions, realizzato in collaborazione con Film Commission Torino-Piemonte, che vede l’esordio alla regia di Francesco Mandelli e davanti alle telecamere del rapper Shade. Il film tratta il tema del bullismo e il cantante ha deciso di devolvere il sup compenso ad associazioni che operano contro il bullismo.

Shade ha dichiarato ai microfoni di ‘Torino Today’: “Il film tratta il tema del bullismo, un tema che io sento molto vicino perchĂ© ho vissuto sulla mia pelle determinate esperienze. Mi ha colpito subito la sceneggiatura perchĂ© non tratta il tema in maniera stucchevole e stereotipata come capita spesso, ma lo fa in maniera veramente originale e soprattutto veritiera. Quando ho letto la sceneggiatura mi è sembrato di rivivere certe cose che ho vissuto io. Si tratta di una cosa che voglio comunicare adesso che ho un megafono grande, perchĂ© voglio che molti ragazzi possano imparare una lezione. Il cachet che dovevano dare a me verrĂ  devoluto in beneficenza ad associazioni contro il bullismo e speriamo serva a qualcosa”

Il regista Francesco Mandelli ha dichiarato a ‘La Stampa’: “Dentro questo film c’è tenerezza. Mi ha colpito molto questa tenerezza nella sceneggiatura, perchĂ© è un’emozione che fino ad ora non ho mai avuto la possibilitĂ  di raccontare nelle cose che ho fatto. Vengo dal percorso della comicitĂ  che mi ha dato grande soddisfazione e che mi piace ancora, ma avevo voglia di esplorare e correre rischi. La piĂ¹ grande soddisfazione che ti dĂ  il successo è la libertĂ  di non fare piĂ¹ le cose che ti hanno dato successo, cioè la libertĂ  di scegliere e di rischiare. Il Francesco che faceva I Soliti Idioti non c’è piĂ¹, non ho piĂ¹ quella leggerezza, non ho piĂ¹ quel modo di vedere le cose. Il fatto di essere padre mi ha dato una maggiore vicinanza alla sceneggiatura”.

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