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Polemiche su battute omofobe: Hart rinuncia a condurre gli Oscar 2019

Kevin Hart rinuncia a condure la cerimonia per la premiazione degli Oscar 2019 dopo che ieri sono emersi tweet omofobi pubblicati a suo nome. Infatti, tra il 2009 e il 2011 l’attore avrebbe pubblicato post che includevano un linguaggio dispregiativo riferito agli omosessuali e facevano commenti sprezzanti sulla sessualità. Da allora alcuni dei tweet sono stati cancellati.

L’attore e comico statunitense Kevin Hart era stato scelto e annunciato martedì scorso come prossimo presentatore della cerimonia per il conferimento delle statuette d’oro al cinema che si terrà il 24 gennaio 2019. Ieri, giovedì, a soli due giorni di distanza, la rinuncia. Ma erano così gravi i messaggi contenuti nelle esternazioni passate di Kevin Hart? Si. Alcuni tweet sono già stati cancellati. Uno di quelli incriminati, risalente al 2011, però, possiamo ancora leggerlo: “Yo se mio figlio torna a casa e prova 2 a giocare con la casa delle bambole delle mie figlie, vado a rompergli la testa e dire alla mia voce ‘smetti di essere gay'”.

Ieri sera, con un post di Instagram, l’attore di ‘Jumanji – Benvenuti nella giungla‘ ha ufficializzato la rinuncia. “Ho scelto di lasciare la conduzione della cerimonia degli Oscar di quest’anno, perché non voglio rappresentare una distrazione in una notte che dovrebbe essere celebrata da così tanti artisti di talento. Mi scuso sinceramente con la comunità LGBTQ per le parole insensibili che ho utilizzato in passato”. Queste le parole scritte da Kevin Hart per comunicare la decisione di lasciare lo show: “Mi dispiace aver ferito le persone, mi sto evolvendo e voglio continuare a farlo. – ha aggiunto – Il mio obiettivo è di unire le persone e non dividerle. Tanto amore e gratitudine per l’Academy. Spero che ci incontreremo di nuovo”.

L’Academy e Kevin Hart: una scelta poco condivisa

A dire il vero, già appena resa pubblica la decisione dei commissari dell’Academy, l’associazione che gestisce gli Oscar, si erano fatte sentire le prime voci di dissenso, forse provenienti da persone che ancora ricordavano chiaramente i tweet di quasi dieci anni fa. Oggi, dunque, saranno contenti quelli che hanno sempre sostenuto che Hart non fosse stata la scelta giusta sin dall’inizio e quindi è una buona cosa che si dimetta. A quanto pare quei tweet lo hanno rivelato come la persona sbagliata nel momento sbagliato.

Tuttavia, l’Academy, non era stata così categorica sin dall’inizio. Dopo proteste e polemiche, ieri Har taveva pubblicato due video su Instagram in cui diceva che da allora era cambiato e che aveva già rinnegato più volte quelle posizioni. In uno raccontava anche che l’Academy, l’associazione che gestisce gli Oscar, gli aveva imposto di scusarsi per non essere sostituito con qualcun altro ma che lui non l’avrebbe fatto. Nel video riferiva che aveva già spiegato la questione molte volte e non voleva ritornare continuamente al passato.

Queste le sue parole: “Non permetterò che questa follia mi causi frustrazione o rabbia, specialmente quando ho lavorato duramente per arrivare alla situazione mentale in cui mi trovo ora. Ragazzi, ho quasi 40 anni. Se non pensate che le persone possano cambiare, crescere, evolvere, non so cosa dirvi. Se volete tenere costringere le persone a continuare a giustificarsi o spiegare il proprio passato, fate pure. Ma sono la persona sbagliata. Sto da dio, sono maturato molto e tutto ciò che faccio è diffondere positività”.

Photo credits: CNBC.com

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Carlotta Giuliano

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