La nuova versione Disney di Biancaneve scatena la polemica: “In nome del politically correct”

Il rispetto del politicamente corretto contempla la revisione dei grandi classici della letteratura e della cinematografia. Scoppia la polemica.

Il politicamente corretto sta mettendo a dura prova la pazienza degli appassionati dei grandi classici della letteratura e della cinematografia internazionale. Le produzioni si trovano imprigionate in un limbo tra censura e rispetto delle fantomatiche “minoranze”, condizione che contempla il tentativo di accontentare una vasta (forse troppo) tipologia di spettatori e spettatrici.

Ed ecco dunque che ne’ La sireretta (live action che vede come protagonista Halle Baily), incontriamo per la prima volta una protagonista dalla pelle ambrata, il cui padre mostra chiaramente le sue origini spagnole, che poco hanno a che fare con la fisicità delle sorelle di Ariel (orientali, nordiche, indiane e così via). Arriviamo dunque al Principe Erik, originariamente figlio biologico dei sovrani, ma che nel film viene adottato dalla Regina Selina, di origini sudafricane. Cosa dobbiamo aspettarci dunque dal prossimo live action?

Nel 2024 debutterà sul grande schermo la riproduzione di Biancaneve, prodotto diretto da Marc Webb. La principessa delle fiabe verrà intrepretata da Rachel Zegler, affiancata da Andrew Burnap nei panni del principe azzurro. Fin qui niente di sconvolgete, peccato che la sceneggiatrice, Greta Gerwig – regista di Barbie – abbia rivoluzionato completamente la trama originale.

Biancaneve in live-action, niente Principe e niente nani: il “politically correct” colpisce ancora

Nel 2023 una principessa ha forse bisogno del suo principe azzurro? Assolutamente no, almeno secondo la filosofia del politicamente corretto. Niente anima gemella dunque per Biancaneve, associata poi ad un’altra grande assenza: i sette nani verranno sostituiti da figure mitologiche, “una via di mezzo tra gli hobbiet di Tolkien e i troll di Frozen”. Considerando che la trama originale è interamente incentrata sulla potenza dell’amore, capace di sconfiggere persino la morte, viene da chiedersi come la sceneggiatrice abbia potuto sopperire alla mancanza attiva del fantomatico prince charming.

Biancaneve in live-action, niente Principe e niente nani
Biancaneve in live-action, niente Principe e niente nani – credit: Instagram @moviecrazyplanet – velvetcinema.it

In seguito alla diffusione delle ultime indiscrezioni riguardo le riprese di Biancaneve, diversi utenti web hanno deciso di esprimere la propria opinione (tutt’altro che positiva) su quanto potrebbe essere riportato nelle sale cinematografiche internazionali. Le prime immagini dal dietro le quinte mostrano sei uomini palestrati e di bell’aspetto, accompagnati dalla controfigura di Biancaneve e da una seconda protagonista femminile. Il gruppo dovrebbe essere sottoposto successivamente alla post-produzione.

Questo perché, secondo il politically correct, è inaccettabile che gli iconici sette nani siano rappresentati interamente da figure maschili, ed è dunque necessario inserire una “nana” donna. Viene da chiedersi a questo punto se, invece di stravolgere opere artistiche risalenti ai primi anni ’40, non sia il caso invece di proporre al pubblico delle favole di nuova stesura, capaci di adattarsi naturalmente alla società contemporanea senza eccessive forzature.

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