Nella Capitale spunta l’omaggio a Paolo Villaggio: “Chi ha fatto Palo” La scritta iconica ricorda Fantozzi

La scena è tra le più celebri del cinema italiano, l’attore è entrato nella memoria collettiva grazie al suo ragioniere

Era il 15 aprile del 1976 quando nelle sale italiane arrivava il secondo capitolo della fortunata saga iniziata con Fantozzi. A ispirare i due capolavori di Luciano Salce fu Paolo Villaggio che qualche tempo prima era uscito in libreria con Fantozzi. E, appunto, Il secondo tragico Fantozzi – rispettivamente nel 1971 e nel 1974.

A Roma hanno voluto celebrare proprio la seconda avventura, forse quella che è rimasta più indelebile nella mente e nei cuori degli spettatori. Per intenderci, all’interno troviamo scene memorabili come quella della ‘frittatona di cipolla’ della signora Pina, ‘La Corazzata Kotiomkin’. Ma anche ‘Chi ha fatto palo?’. Proprio quest’ultima frase è stata impressa con vernice spray sull’ormai leggendario muro del quartiere Prati.

Il secondo tragico Fantozzi, nel quartiere Prati di Roma l’omaggio a Paolo Villaggio

Sono passati 47 lunghi anni dall’uscita al cinema de Il secondo tragico Fantozzi, che nelle sale arrivò il 15 aprile del 1976 a un anno dalla pubblicazione del suo predecessore Fantozzi. Non c’è neanche bisogno di ricordare le tante scene cult, l’omaggio alla pellicola di un fan un po’ troppo audace però ha fatto discutere.

Fantozzi, a Roma si celebra il secondo capitolo della saga con una scritta
Paolo Villaggio nei panni del ragionier Ugo Fantozzi, un frame da una delle scene più leggendarie – velvetcinema.it (fonte foto YT @CG Entertainment)

La gloriosa sequenza che racconta la sera del match di calcio tra Inghilterra e Italia “valevole per la qualificazione alla Coppa del Mondo”, il ragioniere ha studiato alla perfezione il programma: “Frittatona di cipolla, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero”, non serve altro. Se non fosse che il telefono squilla, dall’altro capo il ragionier Filini – solito deus ex machina -, risponde la moglie e durante l’Inno di Mameli avverte: “Ugo, credo che non potrai guardare la tua partita stasera…”.

Fantozzi è infatti costretto a partecipare al cineforum indetto dal professor Ricciarelli, il dirigente che è solito proporre – o per meglio dire ‘imporre’ – agli impiegati della Megaditta proiezioni insostenibili. Tra queste quella de La Corazzata Kotimkin, film cecoslovacco con sottotitoli in tedesco e versione di fantasia de La corazzata Potëmkin di Sergej M. Ėjzenštejn – che in realtà dura solamente 75 minuti.

Prima di arrivare sul posto, lungo il tragitto, riesce ad ascoltare televisioni e radio sintonizzate sulla gara. Perciò tra via di Monte Zebio e piazza del Fante, siamo nel quartiere Prati di Roma, decide di affacciarsi al davanzale di una finestra, sfondare il vetro e chiedere: “Scusi, chi ha fatto palo?”, per poi ricevere un pugno e cadere all’indietro – la voce di Nando Martellini sentenzia: “colpito da McKinley”. A ricordare la scena oggi una scritta e la sagoma del mitico personaggio inventato da Paolo Villaggio – che però non tutti hanno accettato di buongrado, gridando al vandalismo.

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