È più facile per un comico fare un ruolo drammatico o il contrario? La risposta è semplice

Non è facile rispondere a una delle domande più ricorrenti nella storia del cinema? Anche se le parole di Jerry Lewis aiutano a sciogliere i dubbi.

Jerry Lewis ha centrato un punto importante: far ridere è estremamente difficile. Questo è il motivo per cui molti comici talentuosi si sono cimentati con successo in ruoli drammatici, dimostrando la loro versatilità. Hugh Laurie in “Dr. House” e il compianto Robin Williams in “One Hour Photo” e “Insomnia” sono esempi notevoli di questa transizione. Tuttavia, il percorso inverso, cioè da attore drammatico a comico, può risultare più complesso e spesso meno riuscito.

L’esempio più riuscito in tal senso è quello di Mel Brooks. I suoi film, da “Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco” a “Alta Tensione”, sono diventati dei veri capolavori del genere comico, con pellicole indimenticabili come “Frankenstein Junior” e “Balle Spaziali”.Dall’altra parte, molti attori comici hanno scelto di sfidare se stessi interpretando ruoli drammatici. Questa decisione spesso nasce dal desiderio di essere riconosciuti come interpreti versatili e di dimostrare di poter affrontare sfide più serie rispetto ai soliti ruoli che li hanno resi famosi.

Una delle scene di “Se mi lasci ti cancello”, pellicola in cui Jim Carrey si dimostra un grande interprete di film drammatici (velvetcinema.it) – Ansa Foto

Jim Carrey e Adam Sandler sono due chiari esempi di questo trend. La loro transizione da comici a attori drammatici è stata sorprendente e ha dimostrato il loro talento poliedrico. Ma in questo articolo ci vogliamo concentrare su chi è riuscito a raggiungere il livello successivo, diventando grande sia nei panni dell’attore comico che in quello drammatico.

Comico o drammatico? Cinque attori che hanno avuto successo in entrambi i ruoli

Jim Carrey – Una brillante carriera iniziata con film comici come “Ace Ventura” e “Scemo e più scemo”. Dei cult del genere, che hanno riscosso un grande successo grazie alla sua straordinaria abilità nell’interpretare personaggi eccentrici e alle sue espressioni mozzafiato. Tuttavia, nel 1998, Jim Carrey ha sorpreso tutti con la sua performance in “The Truman Show”. Se non avete ancora visto questo film, ve lo consigliamo caldamente, perché ha davvero i contorni del capolavoro. Gran parte di questo successo è dovuto all’eccezionale interpretazione dell’attore nato in Canada, il quale ha dimostrato di essere molto più di un semplice attore comico. Chi avrebbe mai immaginato che l’uomo dietro “The Mask” potesse regalarci una performance così intensa e toccante? E non si tratta certo di un episodio isolato. Tra le grandi prove d’attore di Jim Carrey, non può non essere menzionato il film “Eternal Sunshine of the Spotless Mind” – che preferiamo di gran lunga al titolo italiano “Se mi lasci ti cancello” – accanto a una straordinaria star come Kate Winslet. Diamo anche altri due consigli: “Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi”, in cui Carrey interpreta un attore fallito che a caccia dell’eredità di tre orfani. E poi “Number 23”, un thriller paranoico in cui Jim Carry viene perseguitato da un numero ricorrente.

Steve Carrell – Noto per le sue commedie con il Frat Pack e per la sua partecipazione nella serie TV “The Office,” ha offerto un’interpretazione straordinaria in un film che merita assolutamente di essere visto: “Foxcatcher – Una storia americana”. Nessuno si sarebbe aspettato una performance così intensa da parte di Carell, poiché il personaggio che interpreta è molto diverso dai vari personaggi esilaranti che aveva solitamente interpretato. Nel film, Carell riesce a incarnare perfettamente la psicologia complessa e disturbata di John Eleuthère duPont, dimostrando una versatilità e una profondità attoriale che molti non conoscevano in lui. La sua interpretazione è stata davvero sbalorditiva e ha dimostrato che è in grado di affrontare ruoli molto diversi con maestria. Anche per questo si è meritato la candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista.

Bill Murray – Alzi la mano chi non ha visto almeno una volta nella vita il film “Ghostbusters – Acchiappafantasmi”? Ecco, è questo il punto di partenza di una grande e divertente carriera come quella di Bill Murray. Proseguita con ruoli grotteschi, con una comicità amara, oppure in commedie dolcissime come quelle di Wes Anderson. Eppure in questo grande universo, Murray è stato semplicemente perfetto nell’interpretare il ruolo di Bob in “Lost in Translation – L’amore tradotto”: un attore infelice e insoddisfatto che si ritrova a Tokyo per girare uno spot pubblicitario. In questa città sconosciuta, incontra Charlotte, interpretata da Scarlett Johansson, e tra i due nasce una connessione unica. Se non avete ancora visto questo film, ve lo consigliamo assolutamente. E tra le altre cose è disponibile su Netflix.

Robin Williams –  Si tratta senza dubbio di uno dei più grandi attori della storia del cinema, una vera leggenda. La sua prematura scomparsa ha creato un vuoto difficile da colmare, soprattutto per la sua versatilità. La sua presenza sullo schermo ha avuto un impatto significativo sulla vita di tanti suoi fan. Nel film “L’attimo fuggente”, la sua prima vera prova drammatica (a poca distanza da “Good Morning, Vietnam”), dimostra di essere altrettanto meraviglioso nei drammi quanto nelle commedie (“Patch Adams” e “Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre”). Un genio assoluto, e la sua interpretazione in questo film è assolutamente straordinaria. È difficile esprimere a parole quanto sia stato eccezionale. E non possiamo non citare altri due titoli di grandissimo spessore “La leggenda del re pescatore”, accanto a Jeff Bridges, e “Will Hunting-Genio Ribelle”.

Tra le grandi prove d’attore di Robin Williams anche quella in Will Hunting – Genio ribelle (velvetcinema.it) – Ansa Foto

Peter Sellers – Anche in questo caso ci troviamo di fronte a uno degli attori che ha segnato un’epoca. “Hollywood Party” è uno dei capolavori della comicità trasposta sul grande schermo. Per non parlare del ruolo dell’ispettore Clouseau ne “La Pantera Rosa” e del dottor Stranamore nell’omonima pellicola diretta nel 1964 da Stanley Kubrick, in cui recitò in tre ruoli diversi. Indimenticabile però il personaggio del giardiniere Chance in “Oltre il giardino”.

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