Buon Compleanno a Quentin Tarantino: 50 anni pulp!

Oggi 27 marzo 2013 Quentin Tarantino compie 50 anni. Il regista, sceneggiatore e attore statunitense nasce a Knoxville in Tennessee, il 27 marzo del 1963. E’ figlio di Connie McHugh, un’infermiera al tempo del parto ancora sedicenne per metà cheeroke e per metà irlandese, mentre il padre Tony Tarantino è un attore e musicista di origini italoamericane. Il padre naturale lascerà sua madre sola dopo il concepimento, e Quentin non lo conoscerà mai. Dopo due anni sua madre incontra un nuovo amore e lo sposa, il musicista Curt Zastoupil. Quentin da bambino stringerà un legame fortissimo col padre adottivo, e c’è anche un aneddoto curioso: pare che fu Curt a portare il figlio per la prima volta al cinema, per vedere assieme “Bambi“. La scena della morte della madre di “Bambi” resterà per Tarantino un trauma perenne: ancora oggi racconta che è la scena che lo ha spaventato di più in vita sua.

Nel 1971 la famiglia si trasferisce in California, nei sobborghi a sud di Los Angeles. Quentin scopre in questi anni i film spaghetti-western e si appassiona a Sergio Leone, e grazie ai suoi primi lavori, come maschera in un cinema porno o come commesso di un videonoleggio, conosce e si appassiona a tutto un sottobosco di film di genere e b-movie, diventando un cultore e un esperto quasi enciclopedico di pellicole spesso semisconosciute o snobbate dalla critica.

Trasporterà questa sua conoscenza anche nella sua carriera futura: la blackxploitation, il polizittesco, il thriller all’italiana, il kung-fu, la nouvelle vogue, Tarantino è un onnivoro che non frequenta scuole di cinema tradizionali, ma si ciba di film ossessivamente. E puntualmente prende ispirazione, cita, assembla idee, ricostruisce il cinema di genere in un caleidoscopio di rimandi e richiami, per la gioia sua e del pubblico che lo segue.

Comincia nel 1987, scrivendo la sceneggiatura di “Una vita al massimo” a quattro mani col suo (ormai ex) amico Roger Avary. Il film verrà realizzato nel 1993 da Tony Scott, con Patricia Arquette e Christian Slater nel cast, e rappresenta in nuce tutte le caratteristiche di molto del cinema tarantiniano seguente: nessun timore per volgarità e violenza, moralità ambigua e trasversale dei personaggi, ironia cinica e fredda, dialoghi curati fino alla paranoia. Il film arriva in sala con un happy end diverso da quanto previsto dagli autori, e il mancato finale alternativo originale resterà un nodo al dito per Tarantino. Quando nel 1994 esce “Assassini Nati” di Oliver Stone, scritto da lui nel 1989, Tarantino va in escandescenze per le eccessive modifice apportate dal regista alla sua sceneggiatura, fino ad aggredirlo pubblicamente in un ristorante di Los Angeles. Tarantino verrà poi eliminato dai crediti del film, ridotto a mero autore del soggetto. Nel 1995 uscirà “Dal tramonto all’alba” da lui scritto nel 1990. Il film è diretto da Robert Rodriguez. Quentin Tarantino avrà anche una parte nel film come attore, e si cementerà un’amicizia di lunga data con Rodriguez.

L’esordio vero e proprio di Tarantino dietro la macchina da presa è invece con quel “Le Iene” del 1992. Girato in sole 5 settimane nel 2011 praticamente in un’unica location a Los Angeles, la pellicola ha un budget così risicato che i protagonisti devono inventarsi gli abiti di scena dal proprio guardaroba. Dialoghi eccezionali, un’impostazione quasi teatrale della scena e un gioco di prestigio di regia e recitazione nella celeberrima scena dell’orecchio che fa passare il pubblico dal terrore al riso. Il film viene acclamato come un capolavoro rivoluzionario dalla critica del Sundance Film Festival, e lancia Tarantino verso il suo successivo successo.

Pulp Fiction” arriva nelle sale nel 1994 ed è trionfo: Palma D’Oro a Cannes; Oscar, Bafta e Golden Globe per la miglior sceneggiatura; due David di Donatello, e il palmares della pellicola potrebbe ancora continuare. La circolarità e il montaggio spegiudicato incantano il pubblico e consacrano Quentin Tarantico come un genio. Roger Avary litigherà con Tarantino sull’attribuzione di alcune parti della sceneggiatura, e la loro amicizia da allora in poi si raffredderà.

Da “Pulp Fiction” in poi, è storia recente: il pubblico più giovane non potrà non ricordare i due “Kill Bill“, “Bastardi Senza Gloria” e il recentissimo “Django Unchained“, solo per citare alcune delle ultime pellicole più note di Quentin Tarantino.

Quel che invece in molti hanno dimenticato e forse troppo bruscamente abbandonato è “Jackie Brown“, il suo terzo film. Un omaggio alla blackxploitation che nel 1997 all’uscita fu considerato un passo falso del regista, ma che invece è probabilmente uno dei suoi migliori film, forse superiore anche agli acclamati “Pulp Fiction” e “Kill Bill”. Noi vi invitiamo caldamente a non sottovalutare questa pellicola. E con lo spezzone qui in calce vogliamo augurare a Quentin Tarantino altri 100 di questi giorni. Felice fottuto buon compleanno, Mr. Brown!

Jackie Brown – Scena memorabile con De Niro

(foto: LevonBiss)

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