“Più buio di mezzanotte non può fare”, la storia di Fuxia

Se ne parlava da un po’ e adesso ci siamo. Il 3 luglio partiranno le riprese del film “Più buio di mezzanotte non può fare”, opera prima di Sebastiano Riso. La pellicola racconta la storia di Davide Cordova, meglio conosciuto come la drag queen Fuxia. Uno dei personaggi più noti del Muccassassina. Il set si dividerà tra Catania e Roma e le riprese termineranno il 13 agosto.

Nel cast del film scritto dallo stesso Riso, da Andrea Cedrola e Stefano Grasso, ci sono tra gli altri Micaela Ramazzotti, che interpreterà la madre quasi cieca di Davide, e Claudia Cardinale. Il ruolo del protagonista sarà invece affidato a un giovane esordiente.

La pellicola è prodotta da Idea cinema e da Rai Cinema. È stata finalista al premio Solinas e ha ricevuto il contributo del Mibac. I costumi saranno di Luigi Bonanno, le musiche di Giovanni Sollima e la fotografia di Luca Bigazzi.

Fuxia è stato uno dei personaggi più celebri delle notti mondane della Capitale. E adesso la complicata vita di Davide, transgender, in arte Fuxia, sta per essere impressa sulla pellicola cinematografica. Parlando tempo fa del progetto, ancora in via di realizzazione, Davide aveva spiegato che trovare il protagonista per questa pellicola, ovvero colui che avrebbe dovuto interpretarlo, non sarebbe stato facile, perché avrebbe dovuto capire il suo carattere e il suo modo di vivere la vita a Catania.

La storia di Davide è iniziata proprio lì, a Catania, dove insieme ad altri ragazzi faceva del travestimento una vera e propria cultura. Loro, quei giovani, di giorno erano additati e di notte esaltati. Una storia intensa quella di Davide. Una vita difficile e un rapporto complicato con la famiglia, specialmente con il padre. Era un figlio effeminato da tenere lontano. E poi, a 25 anni, l’arrivo a Roma. La grande città. L’incontro con Vladimir Luxuria. Le luci sfavillanti del Muccassassina, storico locale della Capitale. La voglia di urlare al mondo che le differenze di sesso non esistono. Il ritorno a Catania e l’abbraccio, finalmente, con i suoi genitori.

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