Sembra proprio un triste epilogo quello della Sacher Film, la compagnia di produzione e distribuzione cinematografica fondata nel febbraio del 1987 da Nanni Moretti e Angelo Barbagallo. E come non ricordare le battute del film “Bianca”, diretto e interpretato da Moretti solo tre anni prima, nel 1984: “…il Montblanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sacher Torte. Cosa? La Sacher Torte. Cos’è? Cioè… Lei, praticamente, non ha mai assaggiato la Sacher Torte? No. Va be’. Continuiamo così, facciamoci del male!”.
Chissà, magari proprio da qui è nata l’idea che ha portato alla nascita della Sacher Film, ora in crisi. Tanto che la compagnia ha deciso di sospendere il ramo distribuzione e acquisizioni film. A La Repubblica Alessandra Thiele, responsabile di Sacher distribuzione e acquisizioni, ha spiegato: “Ci fermiamo come distribuzione, la società resta in piedi per gestire la library, in teoria si potrebbe un giorno riprendere l’attività”. Ma adesso il momento è difficile. Thiele ha raccontato: “Siamo una piccola realtà, con 4-5 pellicole l’anno tutto è più difficile, i nostri film art house andavano sempre peggio”.
La notizia rilanciata dal blog di Robert Bernocchi è stata poi confermata dalla Sacher, che, come si legge su cinematografo.it, ha fatto sapere: “Ormai la situazione del Paese è tale che una distribuzione come la nostra, da sempre orientata alla diffusione di film art house che la gente va sempre meno a vedere e che le tv non acquistano più, si ritrova a lavorare più per filantropia che altro”. Parole amare, che però rendono l’idea della situazione in cui versa il cinema italiano.
Secondo i dati del mercato cinematografico 2012, rilevati da Cinetel, la crisi economica generale ha determinato una minore propensione alla spesa da parte degli spettatori. Lo scorso anno l’industria cinematografica italiana ha chiuso con un bilancio negativo. Gli spettatori sono diminuiti del 10% e gli incassi sono scesi dell’8%. La quota di mercato dei film italiani nel 2012 ha registrato il 26,5%, mentre nel 2011 era pari al 37,6%. Il cinema italiano è in crisi e chiede aiuto.
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