Baciamo le mani: “Ha ragione don Gillo: il sangue si lava solo con il sangue…”

Ieri, 4 ottobre, è andata in onda la settima e penultima puntata di Baciamo le mani Palermo-New York 1958. Felicita (Martina Pinto) e Vito (Massimiliano Morra) scappano da don Gillo (Burt Young), ma quest’ultimo riesce a far uccidere il ragazzo. Il boss inoltre vuole vendicarsi di tutta la famiglia Vitaliano per la morte di suo figlio Raffaele (Domenico Balsamo).

Ida/Gabriella (Sabrina Ferilli) raduna tutti i commercianti e insieme decidono di chiedere aiuto all’avvocato Charles Lettieri. La donna riesce a partecipare ad una serata di gala dove è invitato anche lui che le dice che bisogna trovare qualcuno che faccia da testimone per denunciare ed inchiodare il temuto boss. La figlia di Don Gillo, Mariarosa (Daniela Marra), è tenuta in ostaggio a casa. Cerca di scappare, ma non ci riesce e per questo escogita un piano: con l’aiuto del sacerdote di famiglia convince il padre a farla uscire ogni giorno per andare in chiesa. La prima volta incontra Agnese (Virna Lisi) e le lascia un biglietto: il giorno dopo Gabriella si deve far trovare in confessionale con un registratore così lei potrà fornirle tutte le prove per incastrare suo padre e tutto il sistema mafioso di New York.

All’inizio il piano funziona e infatti don Gillo è costretto a mettere da parte le sue idee di vendetta per evitare che la registrazione vada in mano alla polizia. Anche Mariarosa ricatta il padre: se non la lascerà partire per studiare medicina dirà tutto alle forze dell’ordine. Nel frattempo Ruggero e Gabriella non riescono più a stare lontani e cedono all’amore e alla passione. Anche Agnese li appoggia e spera che presto si sposino. Invece l’ex moglie di Ruggero, Louise (Nathalie Rapti Gomez), inizia una relazione con Giuliano Draghi (Valerio Morigi).

Quest’ultimo scopre che Lettieri possiede l’originale della registrazione e per questo si presenta a casa sua per minacciarlo: se non gliela consegnerà ucciderà sua nipote. Una volta distrutta, invece il figlio di don Gillo uccide sia l’avvocato che la nipote. La sera stessa i Vitaliano sono riuniti al ristorante a festeggiare il fidanzamento tra Gabriella e Ruggero, ma mentre quest’ultimo infila l’anello nel dito della futura sposa, arrivano due colpi di pistola che uccidono tutti e due i figli maschi di Agnese. Ormai sono rimaste solo donne in famiglia e durante il funerale Agnese si lascia andare alla disperazione: “Ha ragione don Gillo: il sangue si lava solo con il sangue…”.

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