“Giovane e bella”: quando il sesso e l’adolescenza superano ogni limite

Quello che mi piaceva era prendere gli appuntamenti. Chattare con loro su internet, prendere gli appuntamenti, immaginare cose… E poi andare. Scoprire l’hotel, non sapere con chi sarei andata a letto… Era come un gioco. Mentre ero lì non sentivo quasi niente. Ma quando ci ripensavo dopo, a casa o a scuola… Avevo voglia di rifarlo“: ecco, comincia con queste parole il trailer italiano di Giovane e bella, film di François Ozon che arriverà nelle sale nostrane il prossimo 7 novembre.

Parole pronunciate dall’io narrante ovvero dalla protagonista della pellicola Isabelle, una prostituta diciassettenne interpretata dalla splendida Marine Vacth (ex modella e adesso musa di Ozon). Isabelle non vende il proprio corpo per bisogno di denaro, per una storia privata difficile, ma semplicemente perché le piace. Sente il bisogno di farlo, è una cosa che le dà i brividi e la fa sentire viva: “Avrebbe anche potuto – spiega il regista – essere drogata o anoressica: l’essenziale era che scegliesse qualcosa di segreto, di clandestino, di proibito. L’adolescenza è un periodo selvatico in cui tutto è possibile“.

“GIOVANE E BELLA”, IL TRAILER ITALIANO

Dopo Nella casa, dunque, Ozon torna a raccontare le sfumature più problematiche e le situazioni limite che possono caratterizzare (e per certi versi “interrompere”) la giovinezza. Giovane e bella, in particolare, si concentra sull’impatto che può avere a livello psicologico il cambiamento del proprio corpo e la scoperta della sessualità. Isabelle non riesce a rapportarsi in modo sereno nemmeno con il mondo degli adulti e sceglie questa via estrema, concedendosi ai clienti più diversi (soprattutto di una certa età) e senza provare alcuna emozione; fino a quando entrerà in scena un uomo in grado di destabilizzarla totalmente e cambiare le carte in tavola.

Il cast del film è diviso in quattro capitoli, uno per ogni stagione, e ne fanno parte anche Charlotte Rampling, Frédéric Pierrot, Géraldine Pailhas. E’ un’opera interessante, capace di coinvolgere lo spettatore e anche accendere “riflessioni inedite”. L’atmosfera è a tratti inquietante e cruda, la giovane Marine si muove davanti alla macchina da presa con grande abilità e catalizza l’attenzione a colpi di talento e prepotente sensualità. Da vedere.

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