Le mani dentro la città: Simona Cavallari e Giuseppe Zeno uniti contro il crimine

Manca davvero poco all’attesissimo ritorno di Simona Cavallari e Giuseppe Zeno in televisione. Dopo essere stati nemici in Squadra Antimafia, questa volta sono colleghi ne Le mani dentro la città, che arriverà su Canale 5 a partire da venerdì 14 marzo per sei puntate. Nel cast anche Marco Rossetti (il Bart di Ris Roma), Andrea Tidona (il padre di Fazio ne Il giovane Montalbano) e Denis Fasolo (La narcotici). Invece la regia è affidata a Alessandro Angelini, la sceneggiatura a Claudio Fava, Daniele Cesarano, Barbara Petronio e Leonardo Valenti e la produzione a Pietro Valsecchi della TaoDue. La Cavallari e Zeno vestono i panni rispettivamente del commissario Viola Mantovani e dell’ispettore Michele Benevento, che lottano contro la ‘ndrangheta. Questa volta la lotta tra il bene e il male va in scena a Milano per trovare la famiglia calabrese dei Marruso che corrompe il sistema economico e politico.

Simona e Giuseppe – attraverso un’intervista al settimanale Sorrisi e Canzoni tv – hanno svelato qualche anteprima riguardo i loro personaggi: “Viola è una poliziotta semplice, molto chiusa e senza una vita privata. E’ una che affronta il lavoro con scrupolo, cercando di placare l’irruenza di Michele: “Combatte il crimine con grande passione anche se molto spesso sbaglia e perde. L’ispettore poi ha un conto in sospeso proprio con i Marruso: cosa c’è sotto? I due attori si sono trovati molto bene a recitare insieme e da quest’esperienza è nata una bella amicizia: “Ogni mattina dalla sua roulotte uscivano canzoni napoletane a tutto volume“, ha detto scherzosamente lei. “Sul set la chiamavo la zingara ha dichiarato lui – per via dei turbanti che indossava”.

Sicuramente sarà un successo, visto che la Cavallari è uno dei personaggi più amati del piccolo schermo, anche grazie alla sua interpretazione di Claudia Mares in Squadra Antimafia. Quali differenze ci saranno rispetto a quel personaggio? Ho tagliato i capelli corti. Questa è una storia diversa che racconta un altro tipo di criminale: quello che manda i figli a studiare economia e finanza a Londra”, ha svelato. E poi ormai Simona è entrata così bene nella parte da essere diventata una poliziotta ad honorem: “Un giorno sono rimasta chiusa fuori casa e ho rotto la serratura con un calcio come avevo imparato a fare sul set”.

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