Incompresa: Asia Argento indossa lo sguardo dei bambini

Chi definisce “autobiografico” il suo film ottiene solo un risultato: farla arrabbiare. Infastidirla. Asia Argento, a proposito di Incompresa, invece accetta l’aggettivo “personale”. E si dichiara d’accordo con Federico Fellini, secondo cui “tutta l’arte è autobiografica“. Insomma, come al solito la figlia del grande Dario si diverte a mescolare le carte. Però c’è una cosa che si può interpretare in un unico modo: questa pellicola, presentata nella sezione di Un certain regard del Festival di Cannes, è piaciuta. Molto. Ha saputo catturare l’attenzione e ha fatto il pieno di applausi. La Argento ha messo a segno un gran bel colpo, con la sua opera non autobiografica-ma-personale-e-autobiografica-come-tutta-l-arte.

La protagonista è interpretata da Giulia Salerno e si chiama Aria (Aria è anche il secondo nome di Asia, ma ciò non significa nulla…), ha circa nove anni ed è la figlia di una coppia in crisi formata da una pianista e un attore, cui prestano volto e corpo Charlotte Gainsbourg e Gabriel Garko (per la cronaca, i genitori separati della regista sono invece il maestro dell’horror e l’attrice Daria Nicolodi). La crisi di e fra quest’uomo e questa donna si ripercuote inevitabilmente sulla piccola, costretta a crescere nell’indifferenza e nella freddezza sentimentale. Con la conseguenza che la sua fame d’amore si tocca quasi con mano.

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No, non è l’Asia arrabbiata questa. Non è la dark, la provocatrice. E’ un’artista decisa a raccontare le mute fragilità che accomunano tantissimi essere umani e che spesso trovano sfoghi distorti. Asia c’ha messo il cuore, in questo film, e si vede. Dice di averlo girato per i bambini, per proteggerli dalle piccole ingiustizie quotidiane di cui spesso sono vittime. Dice di voler sfatare il mito della famiglia ideale. E per fare questo ha messo da parte il suo sguardo di adulta disincantata per indossare gli occhi dell’infanzia: c’è riuscita bene, e qualche piccola imperfezione si perdona subito dinanzi alla passione, all’impegno e alla sincerità innegabili.

Azzeccata la scelta del cast: la Salerno, nonostante la giovanissima età, ormai si muove sui set con ammirevole disinvoltura. La Gainsbourg è una garanzia nel caso di personaggi controversi e un po’ sopra le righe e Garko ha saputo giocarsi bene quest’occasione. Presente all’appello che Anna Lou, la figlia di Asia e di Morgan, che veste i panni della sorella minore di Aria. Piccole attrici crescono. Incompresa arriverà nelle sale il prossimo 5 giugno.

Pirrone/LaPresse

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