Squadra Antimafia 6: Calcaterra e la Duomo contro un’associazione segreta

Ci sarà una sorta di ‘potere oscuro’ con cui i Ragno collaboreranno. Un’entità che metterà insieme personaggi sia vecchi che nuovi. Questa stagione di Squadra antimafia è caratterizzata da una grande ambiguità: coloro che finora sono apparsi buoni, passano dalla parte dei cattivi. E viceversa. Nulla è da escludere a priori“. queste le parole pronunciate da Francesca Valtorta nel corso di una recente intervista a Velvet Cinema (leggila tutta qua). Parole riguardanti la sesta stagione di Squadra Antimafia e il suo personaggio nuovo di zecca, Rachele Ragno, donna appartenente a una famiglia mafiosa nonché assetata di potere.

La criminalità organizzata con le sembianze dei Ragno, dunque, stringerà un patto con un “potere oscuro”; Francesca ha scelto – per ovvi motivi – di restare sul vago, ma qualche altro elemento l’abbiamo trovato ugualmente. Marco Bocci alias Domenico Calcaterra, infatti, insieme ai componenti della Squadra Duomo sarà ancora a Catania e dovrà indagare su una sorta di associazione segreta riconducibile tramite diverse vie ai Servizi segreti deviati (ovvero quella parte dei Servizi segreti collusa con la mafia e, in generale, corrotta). Tale associazione, per imporsi sugli “avversari”, tenterà di estorcere informazioni a Rosy Abate (Giulia Michelini), che è ancora ricoverata in un ospedale psichiatrico e sembra aver perso completamente il senno dopo la morte del figlio. Perché sì: contrariamente a quanto si dice, il bimbo è morto.

Nonostante la malattia, resta ancora forte il legame fra Rosy e Calcaterra, mentre entra in crisi la relazione fra quest’ultimo e la collega Lara Colombo: del resto, lui non è mai apparso veramente innamorato. La sua attenzione verrà invece catturata proprio da Rachele: “Ci sarà qualcosa di fisico fra loro…“, ha anticipato la Valtorta. Tutti i componenti della famiglia Ragno mostreranno di avere ambizione da vendere e daranno filo da torcere ai poliziotti. Poliziotti che, d’altra parte, non hanno alcuna intenzione di mollare la presa. Così, ecco che l’ispettore Sandro Pietrangeli (Giordano De Plano) finirà dietro le sbarre come infiltrato e Sciuto (Dino Abbrescia) troverà utilità in alcune vecchie amicizie…

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