“Una folle passione”, recensione del film con Jennifer Lawrence e Bradley Cooper

Jennifer Lawrence e Bradley Cooper sono i protagonisti di “Una folle passione”, film diretto dal premio oscar Susanne Bier. Attori hollywoodiani di grande spessore, magnifica regista danese, ma risultato poco scoppiettante. Il film si rivela essere un melò dal ritmo lento, con poco mordente, un’occasione mancata per portare sul grande schermo il bel romanzo di Ron Rush, bestseller con più suspence della sua trasposizione cinematografica.

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La trama è semplice: George e Serena (Lawrence e Cooper) sono una giovane coppia di sposi, innamoratissimi, che inizia a farsi strada nella grande industria del legname, difendendo il loro grande amore e il loro lavoro da tutto e  da tutti. Serena però, dietra la sua gelida bellezza, nasconde un segreto derivante da un torbido e tragico passato; proprio questo “non detto” porterà la coppia a sfaldarsi e a drammatici avvenimenti. Il film, nella traduzione originale, si intitola “Serena” e proprio lei dovrebbe essere il fulcro della pellicola, ma la regista non riesce a rendere giustizia al personaggio, troppo spesso relegandolo in secondo pieno; dal canto suo, Jennifer Lawrence, attrice da Oscar, non mostra l’intensità recitativa di cui è sempre capace e non regala nulla al personaggio, condannando Serena ad un ruolo di bella e dannata.

Sicuramente si poteva dare più spazio al lento scivolare nell’ossessione e nel dolore di cui è protagonista Serena, ma comunque il film può rappresentare un passatempo di due ore tra roghi, caccia e scandali finanziari per gli appassionati del genere; forse, non aspettandosi niente di “folle” si può comunque godere della passione dei due protagonisti o quantomeno immaginarla.

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