Droga, sesso, violenze e figli non riconosciuti: Robert De Niro e il suo “lato oscuro”

La presentazione di Robert De Niro possiamo saltarla a pie’ pari, visto che stiamo parlando di un mito vivente della cinematografia mondiale. Un uomo la cui immagine fino ad oggi è coincisa quasi esclusivamente con quella di un grandissimo attore. Per il resto, parecchi vuoti: perché De Niro, da sempre, è assai attento alla difesa della sua vita privata. Dell’uomo si sa poco, insomma. Ed ecco che adesso arriva The Niro: A Life, biografia scritta dal regista e sceneggiatore Shawn Levy che mette nero su bianco rivelazioni a dir poco scottanti. Da quelle pagine esce il ritratto di un artista che, al culmine del successo, fu trascinato in un vortice di cocaina, di relazioni estreme con le donne (comprese stelle del calibro di Uma Thurman, Witney Houston e Naomi Campbell), di violenze e figli mai riconosciuti di cui non gli sarebbe mai importato nulla.

Un istinto da “donnaiolo compulsivo“, spiega l’autore del libro; una predilezione per le donne di colore che seduceva ma nei confronti delle quali spesso esercitava prepotenze di vario genere e a tal proposito viene anche ricordato il divorzio da Dihanne Abbott, avvenuto nel 1979 e giustificato da De Niro con le “pressioni della vita da star”, ma sulle cui reali causa pesa più di qualche ombra.

E poi l’amicizia con John Belushi, che pare sia stata nutrita da una comune passione per la “polvere bianca”, come scrive Levy: nella notte di quel febbraio 1982 in cui il noto attore comico morì, a causa di un letale mix di cocaina ed eroina (speedball), anche Bob si trovava allo Chateau Marmont di Los Angeles e fu tra i primi a raggiungere il bungalow in cui alloggiava.

Anni di delirio, insomma. Una vita nel segno del caos, degli eccessi, dell’incoscienza. Le cose peggiorarono proprio dopo la rottura con Diahnne. Si aprì una fase in cui De Niro passava da un flirt all’altro, sembra che ebbe una relazione clandestina anche con la collega attrice Bette Midler nei primi anni Ottanta, sposata. E ci fu il tormentato rapporto con la cantante nera Helena Springs, per cui lui perse la testa. I due ebbero presumbilmente una figlia ma, secondo Levy, De Niro non la voleva; per questo avrebbe dato 50 mila dollari alla Springs, rifiutando però di fornire la sua storia medica o di un campione di sangue. Soltanto una perizia di dieci anni dopo dimostrò che con Nina – questo il suo nome – non c’era alcun legame di sangue.

Oggi De Niro ha 71 anni. L’ha fatta franca ed è ancora un divo. Questo libro macchierà la leggenda o, paradossalmente, la rafforzerà?

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