Scemo e più Scemo 2: la coppia Daniels-Carrey non basta più?

Harry e Lloyd sono tornati. Era dal 1994 che non si vedevano sul grande schermo e anche se un po’ invecchiati (sono trascorsi 20 anni dal primo), sono tornati più “scemi” e insoliti che mai. Può sembrare un controsenso, ma non è facile per il sequel di un film di successo mantenere lo stesso “livello” di comicità demenziale.

I fratelli Farrelly ci hanno provato e si sono impegnati nella stesura di un copione che fosse il più fedele possibile al primo. Già dalle prime scene si capisce la trama del film. Harry Dunne (interpretato da Jeff Daniels) ha un problema serio, ha bisogno di un trapianto di rene e scopre che l’unica persona che può salvarlo è la figlia ventenne di cui ignorava l’esistenza.

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Lloyd Christmas (Jim Carrey), invece, si risveglia dal finto stato vegetativo in cui era stato per due decenni (solo per prendere in giro il suo amico Harry) e una volta messo al corrente del problema (e innamoratosi della figlia di Harry), Lloyd decide di accompagnarlo a cercare la figlia e di seguirlo in questa nuova avventura. Scemo e più Scemo 2, a parte l’ovvietà nel titolo, non assicura le stesse risate della prima versione. L’abilità dei Fratelli Farrelly nel costruire e sviluppare una trama dalla demenzialità ben costruita sembra purtroppo appannata.

Le battute del film sono poche e per lo più scontate. In sala si ride poco e si sbadiglia molto. Questo non vuol dire che il film sia un autentico fiasco ma, poteva risultare un lungometraggio originale e divertente negli anni Novanta mentre a quanto pare cozza con la comicità del XXI° secolo. Per fortuna a salvare Jim Carrey e Jaff Daniels c’è il cameo di Bull Murray e la sequenza ninja che risollevano (per qualche minuto) le sorti del film.

 

 

 

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