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Categorie: Recensioni

The Rover: Robert Pattinson raggiunge un altro traguardo

E’ vero: Robert Pattinson è diventato famoso in tutto il mondo grazie alla saga di Twilight. Ma è anche vero che nel frattempo è cresciuto e ormai da diversi anni sta facendo di tutto per scrollarsi quell’etichetta. Per far arrivare a tutti la sua reale passione per il cinema, che va ben al di là del suo gradevolissimo aspetto fisico. Insomma, il buon Robert vuole dimostrare che non è soltanto il bello della situazione. Non è dotato di un talento che lascia di stucco, diciamolo, ma ci sa fare. Soprattutto in certi contesti. Ci ha saputo fare in The Rover, nuovo film di David Michôd dopo il successo di Animal Kingdom e dopo una pausa di ben quattro anni durante la quale ha anche scritto il soggetto e la sceneggiatura di questo film in collaborazione con Joel Edgerton. Nelle sale nostrane dal 4 dicembre, The Rover si può inquadrare nel genere apocalittico ed è ambientato in un futuro messo in ginocchio da un evento a dir poco catastrofico. Pochi sono sopravvissuti, e quei pochi si autogovernano secondo le proprie leggi morali.

Il personaggio principale, ovvero il silenzioso e solitario Eric interpretato da Guy Pearce, è in viaggio verso una meta ignota. Un gruppo di malviventi gli ha rubato l’auto e lui intende far di tutto pur di recuperarla anche se l’impresa appare decisamente ardua. Quasi impossibile. Sulla sua strada appare il giovane Rey, ovvero Pattinson. E’ gravemente ferito. E’ il fratello di uno degli autori del furto commesso ai danni di Eric. Quest’ultimo, dunque, lo costringe a condividere con lui la disperata ricerca del mezzo.

Il regista costruisce un dramma silenzioso, anzi fatto di silenzi urlanti. Densi di riflessioni e stati d’animo che quasi si toccano con mano grazie alla loro intensità. The Rover è un road movie dal sapore esistenziale, in cui le strade immense, vuote e polverose dell’Australia diventano metafora della stessa natura umana e delle sue problematiche più difficili da affrontare. Pearce è in grande forma, non ci sono dubbi. Restituisce vita a quelle figure per certi versi leggendarie che popolavano le pellicole western. Da parte sua Pattinson, come dicevamo, ci ha saputo fare in un ruolo per lui del tutto inedito. Eh sì, ha raggiunto un altro traguardo nel cammino che porta alla liberazione dall’etichetta. Vedere, se si ha voglia di credere.

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