Spike Lee, lezione di cinema alla Bocconi di Milano

Domani, 11 dicembre, all’Università Bocconi di Milano ci sarà parecchio fermento. Perché domani è atteso Spike Lee. Già, proprio lui. In carne, ossa e anima artistica. Nel pomeriggio si confronterà con gli studenti in occasione dell’incontro chiamato The 49th Minute. A life in sport and movies (Una vita fra lo sport e il cinema) e organizzato nell’ambito dell’iniziativa Universiday promossa dal Corriere della Sera in collaborazione con MiWorld, Camera di Commercio e Comune con gli atenei milanesi. Una conversazione che avverrà alle ore 11 nell’aula magna e cui prenderà parte anche il drammaturgo Massimiliano Finazzer Flory; previsto pure l’intervento di Carlo Favero, direttore del Dipartimento di finanza Bocconi e coach della squadra di basket dell’università.

Il basket, si sa, è una delle grandi passioni di Lee. Al basket ha dedicato un suo film He Got Game, con Denzel Washington, e inoltre ha girato diversi documentari su altri sport (basti citare quello che racconta il giocatore di football americano Jim Brown). Il celebre regista americano è un grandissimo tifoso dei New York Knicks ma non storce il naso se in campo scende qualche altra squadra, purché il gioco sia di qualità. Quando ha ricevuto l’invito della Bocconi, infatti, ha subito chiesto se ci fosse qualche partita. Ed è stato fortunato: proprio domani, in serata, l’Ea7 affronterà il Panathinaikos di Atene e lui siederà in tribuna ospite dell’Olimpia, anche se si giocherà a Desio a causa dell’indisponibilità del Forum per la finale di X Factor.

Siamo felici – ha detto il presidente del club milanese, Flavio Portaluppi – di avere con noi Spike Lee, non solo per la sua storia ma anche perché è un vero appassionato di basket. Lo faremo sedere lungo la linea laterale, a pochi metri dall’azione, augurandoci che alla fede per i Knicks possa aggiungere anche quella per l’Olimpia Milano“. La mattina, però, tutti a lezione di cinema.

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