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Categorie: Recensioni

Jupiter – Il destino dell’Universo, un trionfo visivo nel nuovo sci-fi dei fratelli Wachowski

Uscirà domani, giovedì 5 febbraio, nelle sale cinematografiche italiane Jupiter – Il destino dell’Universo (titolo originale Jupiter Ascending), il nuovo film diretto dai fratelli Andy e Lana Wachowski (i creatori della famosa saga di Matrix) che ha come protagonista l’affascinante Mila Kunis nei panni di Jupiter, la nuova erede al trono dell’Universo. Al suo fianco c’è Caine (Channing Tatum) che ha il compito di proteggerla da tutti i nemici esistenti e di cui non conosce l’esistenza. Infatti Jupiter è una ragazza sognatrice, anche se ogni giorno si scontra con la fredda realtà di un lavoro come donna delle pulizie dei bagni pubblici. Solo quando il cacciatore ex militare geneticamente potenziato Caine arriva sulla Terra, Jupiter capisce di avere un destino destino: possiede un patrimonio genetico che potrebbe cambiare l’equilibrio del cosmo.

Si tratta di una trama abbastanza semplice, ma sono gli effetti speciali a lasciare senza fiato gli spettatori. Non ci si può proprio annoiare. Ci sono scene piene d’azione e la fotografia è stata curata con il minimo dettaglio. Non a caso Andy e Lana sono cresciuti a pane e fantascienza. Chi meglio di loro avrebbe potuto creare dei mondi simili con un trionfo nel visivo che da tempo non si vede sul grande schermo? Ovviamente il 3D avvolge ancora di più il pubblico per immergersi senza barriere nelle galassie lontane in cui vivono i protagonisti con le loro storie d’amore.

Il ritmo è incalzante e la narrazione scorre senza problemi. Qualche difetto però c’è. Evidentemente i registi hanno puntato molto sull’aspetto delle immagini, tralasciando un po’ la sceneggiatura (firmata proprio da entrambi). Questa è una pecca di molti film di questo genere. La trama non viene sviluppata fino in fondo e per questo motivi anche alcuni personaggi sono lasciati in secondo piano. Una favola romantica oltre i confini dell’Universo che però sarebbe potuta essere realizzata – almeno a livello di scrittura – con risultati nettamente migliori.

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Samantha Suriani

Toglietemi tutto, ma non la musica, il buon cibo…e la tinta rossa. Potrei diventare pericolosa.

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Samantha Suriani

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