Esce oggi, giovedì 5 febbraio, nelle sale cinematografiche Non c’è 2 senza te, nuovo film diretto da Massimo Cappelli con protagonisti Fabio Troiano (co-sceneggiatore insieme al regista), Dino Abbrescia, Tosca D’Aquino e Belen Rodriguez. Moreno (Troiano) ed Alfonso (Abbrescia) convivono felicemente da anni, fin quando non irrompe nella loro vita il piccolo Niccolò (Samuel Troiano), nipotino di Alfonso. Come se non bastasse c’è un’altra persona che travolge la loro esistenza: si tratta di Laura (la Rodriguez), una barista bellissima di cui Moreno s’invaghisce. L’uomo entra in una crisi profonda: ora è attratto anche dalle donne, oppure si tratta solo di un’infatuazione momentanea?
“Il triangolo no, non l’avevo considerato”, canterebbe Renato Zero. Una citazione ad hoc. Un cantante che ha sempre lottato contro i pregiudizi. Un po’ come questa pellicola. L’uscita del film è stata accompagnata infatti una valanga di commenti ironici riguardo la presenza di Belen come attrice. Il suo ultimo progetto cinematografico, Se sei così, ti dico sì del 2011 di Eugenio Cappuccio, è stato praticamente un flop. In tanti hanno ipotizzato lo stesso risultato per questo lungometraggio. Solo i risultati del botteghino potranno darci la risposta giusta. Certamente l’interpretazione della Rodriguez non è eccellente, ma è meglio di tante attrici professioniste o che si considerano tali. Si tratta di una commedia leggera ed ironica. Chiunque andando al cinema è consapevole di ciò. Sicuramente non si aspetta di trovare un film impegnato.
Anche se un messaggio profondo c’è: porta sul grande schermo tutte le sfaccettature della vita ed in particolare il tema dell’omosessualità. I difetti non mancano. In particolare a livello di sceneggiatura. Alcuni aspetti forse sono trattati in maniera troppo banale e scontata, facendo risultare la narrazione noiosa. I personaggi principali però funzionano e fanno ridere. Non a caso Troiano e Abbrescia si ritrovano per la seconda volta ad interpretare una coppia gay. La prima è stata in Cado dalle nubi di Gennaro Nunziante, il film che in pratica ha consacrato Checco Zalone al cinema. Inutile fare troppe critiche. Chi vuole passare 95 minuti in relax e spensieratezza, ha trovato sicuramente la pellicola giusta. Le risate sono assicurate.
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