Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Siete tutti d’accordo? Beh, in ogni caso questa è la teoria sostenuta in Perfetti sconosciuti, nuovo film diretto da Paolo Genovese che – come di consueto – firma anche il soggetto e la sceneggiatura. Sceneggiatura attualmente in fase di definizione. Il titolo è inserito nel listino Medusa 2015-16, produce la Lotus Production di Marco Belardi, le riprese inizieranno ad agosto e l’uscita nelle sale è fissata per la fine del gennaio 2016. Il cast è interessante, impossibile negarlo. Genovese ha arruolato per la terza volta Marco Giallini (dopo Una famiglia perfetta e Tutta colpa di Freud) e per la seconda volta Anna Foglietta (Tutta colpa di Freud); della squadra fanno parte anche Edoardo Leo, Kasia Smutniak, Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston.
Giallini e Leo si ritrovano a lavorare insieme sempre più spesso: si ricordi che a novembre arriva Loro chi? per la regia di Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci, di cui sono protagonisti. Erano insieme anche in Buongiorno papà, lungometraggio diretto dallo stesso Leo; sarà che entrambi sono dotati di faccia da adorabili canaglie, come ha detto qualcuno. Chissà. Leo e la Foglietta hanno recitato fianco e fianco in Noi e la Giulia (dietro la macchina da presa Leo). Quanto a Mastandrea, il suo ingaggio potrebbe destare un po’ di sorpresa. Perché si sa, il suo nome solitamente non viene associato alla commedia. Anche vero, d’altra parte, che lui sceglie non tanto in base ai generi quanto ascoltando l’istinto. Se il progetto lo convince, il copione gli ispira qualcosa… Allora si butta. Con buona pace delle etichette.
In effetti la storia è inconsueta. Parte, appunto, dalla suddetta teoria delle 3 vite e da una constatazione: “Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare?“. Di certo succederà che quattro coppie di amici scopriranno di essere “Perfetti sconosciuti”. E verranno fuori svariati scheletri dagli armadi nonché lati assolutamente imprevedibili della psicologa diabolica (la Smutniak), del tassista squattrinato (Leo), della casalinga disperata (Foglietta), del prof innamorato (Battiston) e…
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