Glee, Mark Salling arrestato per pedopornografia: la sua risposta e la reazione dei fan

Il grande pubblico televisivo lo conosce nei panni del tenebroso Noah “Puck” Puckerman, tra i personaggi più amati della serie musicale Glee, ma Mark Salling prima che attore è un musicista di talento, in grado di suonare diversi strumenti (pianoforte, batteria, chitarra, fisarmonica e basso) e dotato di una bella voce. Al termine del telefilm, la cui ultima puntata è andata in onda nei primi mesi del 2015, di lui si sono perse le tracce, eccezione fatta per un progetto musicale mai realizzato. Ora torna sotto i riflettori per una questione decisamente negativa. L’interprete è stato arrestato per detenzione di materiale pedopornografico dalla polizia di Los Angeles, per poi essere rilasciato dietro cauzione di 20mila dollari.

Secondo quanto riportano alcuni siti americani, subito dopo aver ottenuto il mandato, gli agenti hanno perquisito l’abitazione di Mark in California trovando nel computer dell’attore diverse immagini (circa un centinaio) di pornografia infantile. A quanto pare, la denuncia sarebbe partita dalla sua ex fidanzata. Tra l’altro, a quanto risulta, non è la prima volta che la giovane stella di Glee finisce nei guai perché già nel gennaio 2013 ha avuto seri problemi con la giustizia a causa della sua vita sessuale. In quel caso fu denunciato per percosse e violenza sessuale sempre da una sua ex fiamma, Roxanne Gorzela. Secondo quanto riferisce il People, il fatto fu negato da Salling. La star, tuttavia, fu costretta a pagare a Roxanne un risarcimento di 2,7 milioni di dollari.

Incalzato dai giornalisti in merito all’arresto e alle pesanti accuse rivolte, l’attore ha dichiarato: “Bisogna solo rimanere positivi, ho personalmente un rapporto con Gesù Cristo e conterò su di lui. Sui social sono intanto scattati i primi commenti alla notizia, tra incredulità, offese e la solita ironia tagliente del web. Le parole che si leggono più spesso nei post sono proprio “schifo” e “shock”. Qualcuno ha anche tentato di giustificarlo (“bisogna sempre vedere se è vero e anche fosse non mi pare così grave“), accecato dall’idea che si era fatto di lui e del suo personaggio, ma è stato subito ripreso dagli altri utenti che hanno sottolineato (qualora ce ne fosse bisogno) la gravità della situazione.

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