Ken Loach, gli 80 anni del regista della working class

Oggi Ken Loach compie 80 anni, il regista della working class  ha attraversato la storia del cinema raccontando la vita degli operai

Ken Loach è nato nel Warwickshire come Shakespeare, il 17 giugno del 1936. Figlio di operai, non ha mai dimenticato le sue origini e dopo la laurea in legge a Oxford ha dedicato al cinema le storie della classe operaia. Sempre coerente con le sue idee, che non ha mai abbandonato. Socialista convinto, ha iniziato dalla televisione, cambiando la storia della BBC con il docudrama The Wednesday Play. Poi la strada del cinema e l’esordio nel 1967 con Poor Cow e Kes (1969)

Ken Loach
Una vita passata dietro la macchina da presa e onorata da diversi premi come l’ultimo, la Palma d’Oro a Cannes per I, Daniel Black. Realista fino al midollo, attaccato in maniera viscerale alla vita e ai racconti della classe operaia, ma senza elogiarne le sorti, senza vestire i suoi protagonisti di inutili orpelli idealisti, ma restituendoli al pubblico per quello che sono. Figli del lavoro schiacciati da una società che li considerata ultimi. Ladri, ragazzi difficili frutto di un sottoproletariato dimenticato, abitanti stanchi delle periferie di Manchester, questi i volti dei film di Loach.

Instancabile stacanovista arriva al 25esimo film in splendida forma alzando il pugno chiuso a Cannes con sulle labbra la frase: “Un altro mondo è possibile, ma sopratutto è necessario.” Non solamente un idealista utopico, ma un combattente mai stanco. Ma nella sua lunga carriera non ci sono stati solamente i drammi dell’impegno civili, anche commedie come Il mio amico Eric (2009) o La parte degli angeli (2012). La coerenza narrativa di Loach accompagna tutta la sua narrativa e il suo stile, un regista di cui si sente il bisogno sopratutto in questo momento storico sia per l’Inghilterra che per tutta l’Europa.

Photo Credits: Twitter

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