Il caso Stefano Cucchi sarà presto un film

Lo annunciano Cinemaundici e Alessio Cremonini che svolgeranno il ruolo rispettivamente di casa di produzione e regista e sceneggiatore, del film che racconterà la storia di coronaca nera di Stefano Cucchi, il trentenne romano morto all’ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre 2009 mentre si trovava sotto custodia cautelare.

Il film sarà scritto a due mani da Alessio Cremonini e Lisa Nur Sultan. Si baserà sui verbali e le testimonianze della vicenda giudiziaria. Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, e Fabio Anselmo l’avvocato della famiglia Cucchi si dichiarano felici del progetto che porterà la controversa storia Stefano Cucchi al cinema. Ancora non sappiamo quale sia lo scopo o il punto di vista del film, si ipotizza avrà lo stampo di un’inchiesta, visto che si baserà su verbali e le testimonianze. Se ne deduce quindi l’esigenza di sollecitare l’opinione pubblica a prendere una posizione.

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Il 15 ottobre 2009 Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri dopo essere stato visto cedere a un uomo delle confezioni trasparenti in cambio di una banconota. Cucchi viene portato in caserma e perquisito: è in possesso di 21 grammi di hashish, tre confezioni impacchettate di cocaina, una pasticca di sostanza inerte, una pasticca di un medicinale (Stefano soffriva di Epilessia). Viene decisa la custodia cautelare; in tale data non ha alcun trauma fisico, ma pesa 43 chilogrammi per 176 cm di altezza, è in evidente stato di malnutrizione. Il giorno dopo venne processato per direttissima. Già durante il processo ha difficoltà a camminare e a parlare e mostra inoltre evidenti ematomi agli occhi; il ragazzo parla con suo padre pochi attimi prima dell’udienza ma non dice di essere stato picchiato.

Nonostante le condizioni precarie, il giudice stabilisce per lui una nuova udienza che si terà qualche settimana dopo e decide inoltre che deve rimanere in custodia cautelare al carcere romano di Regina Coeli. Dopo l’udienza le condizioni di Cucchi peggiorarono ulteriormente. Viene visitato all’ospedale Fatebenefratelli presso il quale vengono messe a referto lesioni ed ecchimosi alle gambe, al viso (inclusa una frattura della mascella), all’addome (inclusa un’emorragia alla vescica) e al torace (incluse due fratture alla colonna vertebrale). Viene quindi richiesto il suo ricovero che però non avviene.

In carcere le sue condizioni continuano a peggiorare; muore all’ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre 2009: al momento del decesso, Stefano pesa solamente 37 chilogrammi. Dopo la prima udienza i familiari cercano a più riprese di vedere, o perlomeno conoscere, le condizioni fisiche di Cucchi, senza successo. La famiglia ha notizie di Cucchi quando un ufficiale giudiziario si reca presso la loro abitazione per notificare l’autorizzazione all’autopsia.

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