Addio ad Arthur Hiller, il regista di Love Story

Si è spento a 92 anni per cause naturali il regista canadese autore di “Love Story” uno dei più famosi film romantici di sempre e miglior successo del 1970.

A dare la notizia è stata l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences (l’organizzazione che assegna gli Oscar e della quale è stato presidente dal ’93 al ’97). Arthur Miller è morto nella sua casa di Los Angeles. Nel 2002 ha ricevuto il Jean Hersholt Humanitarian Award per il suo lavoro filantropico. Hiller ha diretto più di trenta film per il cinema dal 1957 al 2006. Oltre 70 se si prendono in considerazione anche la televisione e gli episodi di serie tv, coprendo vari generi, dal dramma sull’Olocausto “The Man in the Glass Booth” alla commedia “Una strana coppia di suoceri”. Fra i suoi film piu’ famosi i due tratti dalle sceneggiature di Neil Simon, “Un provinciale a New York” e “Appartamento al Plaza” oltre ovviamente a “Love Story” il suo successo maggiore, che ha incassato 106 milioni di dollari quando è stato lanciato nel 1970, l’equivalente di 665 milioni di dollari di oggi.

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Arthur Hiller ha anche portato cinque diversi attori alla nomination per l’Oscar: O’Neal, MacGraw, George C. Scott, Maximilian Schell and John Marley. I suoi film hanno vinto la statuetta dorata 2 volte. 15 le nomination. Il suo maggior successo resta senza dubbio “Love Story”, con ben sette nomination tra cui miglior film e miglior regista. Vinse un oscar soltanto, quello per la miglior colonna sonora originale.

Hiller è nato nel 1923 a Edmonton, in Canada. Figlio di due immigrati ebrei dalla Polonia, il regista ha avuto i primi contatti con il mondo dello spettacolo grazie ai suoi genitori, che avevano fondato un’organizzazione teatrale per spettacoli in Yiddish. Sua moglie Gwen Hiller è morta lo scorso giugno all’eta di 92 anni. Gwen era nata a Edmonton dieci giorni prima del marito, che aveva conosciuto sui banchi di scuola. Hiller la chiese in sposa all’età di otto anni. Il loro matrimonio è durato 68 anni.

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