Rocco Schiavone è alle prese con casi sempre più complessi, continuano i rapporti con le sue donne e si scopre definitivamente che la moglie è un fantasma a cui è legato ancora a filo doppio.
Nella terza puntata di Rocco Schiavone, il vice questore di Aosta è alle prese con un doppio caso spinoso: la morte di uno scalatore e quella di due corpi sovrapposti in una sola tumulazione. Pian piano si scopre che l’incidente di montagna potrebbe non essere un incidente, manca un orologio di pregio al polso della vittima e qui si cominciano a delineare le trame che inchioderebbe i soci dello studio di architettura come possibili assassini. Poi c’è la questione di Rocco che nell’intimità scopriamo essere il fantasma della moglie Marina e quindi in realtà vediamo che il personaggio interpretato da Francesca Cavallin non sarebbe poi l’amante del vice questore, bensì la compagna primaria. Il mistero del doppio cadavere sembra impossibile da risolvere. Ma la realtà è che si tratta di una questione di soldi: la vedova non ha denunciato la morte del marito per non perderne la pensione.
La quarta puntata di Rocco Schiavone che andrà in onda mercoledì 23 novembre nonostante le polemiche ( LEGGI ANCHE : ROCCO SCHIAVONE DIVENTA UN CASO POLITICO ) il vice-questore di Aosta avrà a che fare con la ricca famiglia di industriali valdostani, i Berguet, che però celano un grande segreto. Il protagonista di questa serie avrà questa intuizione in un modo casuale quando sente un grido indistinto. È scomparsa Chiara Berguet, figlia di famiglia, studentessa molto popolare tra i coetanei. Inizia così per il vice questore una storia da seguire su più binari: scoprire cosa di cosa veramente accade in un ambiente apparentemente perfetto. Schiavone si ritrova coivolto in una situazione inclusa tra racket e affari, ma soprattutto in una corsa contro il tempo e contro la vita. Intanto cade la neve ad Aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di Rocco. E come venuta da quell’umor nero, un’ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso.
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