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Luigi De Laurentiis “Dopo Natale a Londra, una serie TV” [ESCLUSIVA]

Abbiamo raggiunto Luigi De Laurentiis produttore di Filmauro insieme al padre Aurelio, che ci racconta qualcosa in più su “Natale a Londra – Dio salvi la Regina” e sui nuovi progetti in produzione. 

Con “Natale a Londra – Dio salvi la Regina” torna il consueto appuntamento di Natale di Filmauro, la storica casa di produzione italiana fondata da Aurelio e Luigi De Laurentiis che ha ottenuto molti premi e riconoscimenti tra cui, non a caso, anche uno per la produzione di più di 30 film di Natale. Abbiamo raggiunto il produttore Luigi che ci ha raccontato in esclusiva qualche dettaglio in più sul film in uscita il 15 dicembre “Natale a Londra – Dio salvi la Regina”  per la regia di Volfango De Biasi, con protagonisti Lillo & Greg, Nino Frassica, Paolo Ruffini, Eleonora Giovanardi, gli Arteteca, Ninetto Davoli, Uccio De Santis ed Enrico Guarneri.

“Natale a Londra” vede una nuova collaborazione con Lillo e Greg, a cosa è dovuta questa scelta?
Nel 2014 abbiamo ridisegnato la composizione della squadra dei nostri film di Natale. Ci siamo infatti resi conto che  per trent’anni Christian De Sica era stato come il nostro James Bond. Solo che James Bond negli anni cambiava mentre De Sica è rimasto con noi per più di trent’anni. Ad un certo punto quindi abbiamo sentito il desiderio di cambiare passo, di cambiare squadra appunto, rischiando ovviamente, poichè Christian ci aveva abituato al successo. Ed il rischio e’ stato doppio in quanto abbiamo anche scelto di presentare un registro comico diverso rispetto al passato. Abbiamo infatti  cambiato anche la struttura narrativa: da film ad episodi siamo passati ad una trama unica, ad un unico disegno narrativo che percorre l’intero film dando quindi più spazio alla storia raccontata. Questi sono tutti aggiornamenti di cui a nostro avviso la categoria film di Natale aveva bisogno e siamo certi che la nostra scelta sarà ripagata dalla critica.

Si nota da questo film la volontà di dare un respiro più internazionale all’opera, da dove arriva la scelta di Londra?
Londra è una delle città più amate e visitate dagli italiani. Il principio, infatti, era quello di scegliere una località cara al pubblico italiano, ritornando  – in questo caso – un po’ sul filone del passato come è stato per Rio de Janeiro o Beverly Hills. Abbiamo scelto quindi una nuova struttura narrativa inserita in una location conosciuta, ma piena di novità e ricca di fascino. Siamo ritornati al genere che ci identificava: il film in cui si viaggia. Una grande action comedy, un po’ come “Ocean’s Eleven” . Una trasformazione già iniziata con il film dello scorso anno (“Natale col Boss”) una commedia di genere nella quale già si notavano i cambiamenti che hanno trovato soluzione in questo nuovo film .

Come sono stati i riscontri del pubblico di questo cambiamento di direzione?
Lo scorso anno il riscontro e’ stato ottimo , perchè Natale col Boss è stato il campione degli incassi natalizi. Nonostante ci fossero altre due commedie in cartellone nello stesso periodo, abbiamo ottenuto il miglior riscontro, sia di pubblico che di critica. Siamo certi che gli spettatori che hanno apprezzato “Natale col Boss”, usciranno  dalla sala ancora più contenti quest’anno. La nostra nuova ricetta narrativa e la squadra di attori perfettamente amalgamata ed a suo agio ci ha premiato e continuerà sicuramente a darci tante soddisfazioni.

Una domanda curiosa, tra l’ironia delle dichiarazioni rilasciate da Lillo e Greg e da Nino Frassica: la Regina Elisabetta… è lei o non è lei?
No, ovviamente non è lei! Anche con Leslie Nielsen nel film “Una Pallottola Spuntata” ha lavorato una sosia, per quanto di somiglianza impressionante.  Sarebbe praticamente impossibile avere la Regina, soprattutto per ragioni di sicurezza, anche se ci sarebbe piaciuto molto e credo che tutti lo avrebbero trovato divertente il vederla nel film in carne ed ossa “reali”. Tuttavia nel cast abbiamo colei che è la sosia per eccellenza, quella che da tutto il mondo è acclamata come la più somigliante alla Regina Elisabetta, e che potrebbe trarre in inganno anche molti tra gli osservatori più attenti.
Per quanto riguarda le location, la cosa più difficile è stato selezionare e poi scegliere luoghi che potessero dare l’idea di essere a Buckingham Palace, che è un palazzo immenso e dallo stile inconfondibile. Abbiamo lavorato in teatro, ma ci siamo attivati molto per la ricerca delle migliori location. La maggior parte degli esterni è stata girata proprio a Londra.

Un film che le sarebbe piaciuto produrre?
Sicuramente “Lo chiamavano Jeeg Robot”, perché lo ho trovato un film perfetto: internazionale, di genere, che non ha sbagliato nulla. Grandi complimenti quindi a Gabriele Mainetti e a Nicola Guaglianone che sono stati in grado di creare un capolavoro.

Un film che invece le piacerebbe produrre? 
A me piacerebbe produrre un film generazionale, di quelli che lasciano il segno, un’opera che possa regalare nuove emozioni, ma anche sorrisi. Adesso non se ne vedono più molti, ma per intenderci è quello che fece Gabriele Muccino nel 1998. Ovviamente non bisogna mai perdere di vista il taglio internazionale, perchè ormai le nuove generazioni hanno tutte gli stessi problemi che potremmo definire “globalizzati” . Un esempio di film del genere può essere “Perfetti Sconosciuti”,  di cui ora stanno facendo remake in tutto il mondo, proprio per la sua portata così generalista. Sì, mi sarebbe piaciuto produrre anche “Perfetti Sconosciuti”.

Oltre la riconosciutissima tradizione della Filmauro per i film di Natale, la cui qualità è attestata da numerosi riconoscimenti, ci può regalare un anticipo delle produzioni del 2017?
Attualmente stiamo lavorando con Carlo Verdone.  Il suo prossimo film sarà un opera corale, ma di cui non abbiamo ancora definito la data di uscita. Da Gennaio poi ripartiranno i lavori per il film di Natale 2017. Allo stesso tempo  stiamo preparando una serie TV:  abbiamo contattato degli sceneggiatori americani che sono già al lavoro per regalare al pubblico italiano una grande produzione televisiva di qualità che abbia  un appeal per il mercato mondiale. Abbiamo anche un progetto che è più avanti degli altri: stiamo infatti in procinto di realizzare dodici episodi tratti dal bestseller di Giorgio Faletti Io Uccido .

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Redazione

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