Roma Film Fest 12, Jake Gyllenhaal: “l’America sta vivendo un periodo di decadimento”

Dopo essere stato applaudito per la sua interpretazione in Stronger, Jake Gyllenhaal è stato protagonista di un toccante incontro col pubblico nel ricordo di Brokeback Mountain.

Jake Gyllenhaal è stato terzo protagonista internazionale, dopo Christoph Waltz e Xavier Dolan, degli incontri con il pubblico al Roma Film Fest 12. L’attore, che ha presentato al Festival il suo ultimo film, Stronger, ha fatto insieme agli spettatori un viaggio indietro nel tempo, ripercorrendo la sua carriera e soprattutto il momento in cui, nel 2005, è stato il protagonista di Brokeback Mountain con il compianto Heath Ledger. Il film di Ang Lee all’epoca pellicola che sdoganò l’omosessualità in una pellicola decisamente pop attraverso la storia d’amore i tra due cowboy del Wyoming.

Gyllenhaal ha raccontato di aver deciso di interpretare quel film prima di tutto perché “ogni attore sogna lavorare con Ang Lee e quando io ho sentito che c’era in lavorazione un suo nuovo film ho subito voluto entrare a far parte del progetto. Ricordo che quando ho letto per la prima volta la sceneggiature ho pianto, perché era etremamente toccante ed emozionante”.

Brokeback Mountain è stato un film estremamente potente, ma per Gyllenhaal quella che stava interpretando “era ‘solo’ una storia d’amore. Certo, a quel tempo le storie che parlavano di omosessualità non erano tante, almeno nella cultura pop. Oggi molto è cambiato, anche se negli Stati Uniti non è chiaro cosa stia succedendo, è in atto un decadimento culturale. Questo mi fa paura ma allo stesso tempo mi fortifica nei miei valori e in ciò in cui credo, e mi spinge a raccontare sempre più storie. Oggi siamo pronti ad accettare ciò che sappiamo essere giusto. E con “giusto” intendo semplicemente l’amore tra due persone”.

Photo Credits: Festival del Cinema di Roma

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