Venezia 2020: Tilda Swinton come Magnani e Loren nel film di Almodóvar

Ereditare un ruolo cinematografico che ha visto tra le sue interpreti attrici del calibro Anna Magnani, Sophia Loren e Ingrid Bergman è un onore, ma anche una grande responsabilità. Ma se ti chiami Tilda Swinton, beh, questa è un’eredità che non solo sei perfettamente in grado di amministrare, ma che meriti. E la Mostra del Cinema di Venezia 2020 è il palcoscenico giusto su cui dimostrarlo. L’attrice scozzese – che è giustamente stata insignita quest’anno del Leone d’Oro alla carriera – è la protagonista de La voce umana, film fuori concorso diretto da Pedro Almodóvar.

Tilda Swinton alla Mostra del Cinema di Venezia 2020

È stata una delle sorprese inaspettate della Mostra del Cinema di Venezia 2020. La versione firmata Pedro Almodóvar de La voce umana – che ha visto protagonista Tilda Swinton – è stata infatti girata un mese fa, subito dopo la quarantena. Confezionato in tempo per essere presentato fuori concorso alla kermesse italiana. Non è certamente la prima rivisitazione della iconica opera teatrale di Jean Cocteau, men che mai in Italia che ha visto due trasposizioni totalmente autoctone. Una è inserita nel film L’amore per la regia di Roberto Rossellini. Qui l’episodio Una voce umana, affidato all’interpretazione di Anna Magnani, è interamente tratto dall’opera teatrale. Nel 2014 fu poi la volta della versione realizzata da Edoardo Ponti con protagonista la madre Sophia Loren.

Le parole di Pedro Almodóvar

Un’eredità impegnativa non solo, quindi, per Tilda Swinton, ma anche per Pedro Almodóvar. È stato il regista stesso a raccontarlo nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia 2020. «Per girare il film è inevitabile appropriarsi del testo. Io ero perfettamente cosciente che Rossellini aveva girato con Anna Magnani, avevo visto anche Ingrid Bergman che ha interpretato questo ruolo. Io, però, volevo fare qualcosa di quasi opposto perché altrimenti non avrei riconosciuto come contemporanea la figura di questa donna in attesa di parlare con l’ex amante. Volevamo essere teatrali ma cinematografici, è un esperimento che volevo fare e che ha fatto scomparire la maggior parte delle parole di Cocteau. Ho digerito un testo a modo mio e questo implicava il fatto di riscriverlo», ha dichiarato, il regista.

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