Il Torino Film Festival si reinventa alla luce del Coronavirus e delle conseguenze che implica sullo svolgimento delle grandi manifestazioni. Gli organizzatori della 38esima edizione della kermesse, che si svolgerà dal 20 al 28 novembre 2020, hanno deciso di raccogliere la sfida e provare a immaginare un evento accessibile a tutti, sebbene non nel modo a cui tradizionalmente siamo stati abituati. E ci sono riusciti. Il Festival, presentato oggi alla Mole Antonelliana, si terrà in una veste nuova, che non eliminerà la presenza fisica, ma la affiancherà a quella online.
«Non era scontato riuscire ad organizzare il Festival», ha sottolineato Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema e tra gli organizzatori del Torino Film Festival, giunto alla sua 38esima edizione. «Ma siamo fieri di essere riusciti a centrare questo obiettivo arricchendolo di forti novità, tra identità visiva ed elementi nel solco della tradizione. Un festival che ribadisce l’importanza della sala ma che permette a chi non sarà presente di usufruire di una piazza web per 500 persone», ha poi aggiunto.
Le novità riguardanti la 38esima edizione del Torino Film Festival riguarderanno soprattutto la sua fruizione. Grazie alla realizzazione di una sala virtuale di 500 posti, nata in collaborazione con MyMovies, sarà infatti possibile anche da casa vedere tutti i film in concorso della kermesse. Sempre online saranno fruibili anche tutti gli altri contenuti: le masterclass, le conferenze stampa, numerosi contributi video inediti, le attività didattiche e gli altri incontri.
Ma c’è un’altra grande novità, che riguarderà la struttura stessa del Festival. Il concorso sarà decisamente più snello rispetto a ciò a cui siamo stati abituati finora: solo 12 saranno i film che concorreranno. L’altra modifica strutturale, decisamente ben accolta, è quella che riguarda la giuria della kermesse: saranno tutte donne le componenti.
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