Stephen King spara a zero sul cinema: colpito anche Quentin Tarantino

Lo scrittore americano Stephen King nel corso degli anni ha distribuito opinioni al vetriolo su pellicole famose e molto amate.

Il Re dell’Horror e il cinema, pareri piuttosto severi da parte dello scrittore che non risparmia nessuno, nemmeno i propri film. Anzi.

Stephen King, scrittore americano spaventosamente prolifico e incredibilmente terrificante. I suoi libri sono piccole perle del brivido, le sue trame vanno dalla fantascienza, all’horror, passando per il thriller. I suoi libri sono stati resi praticamente tutti dei film, alcuni di eccezionale successo, come ‘Le ali della libertà’, ‘Il miglio verde’, ‘Carrie’, ‘Standy by me’.

Per questo è chiamato il Re, non solo naturalmente per il suo cognome ma soprattutto per la maestria con cui intrattiene ormai dal 1974, quasi 50 anni fa, quando venne pubblicata la sua opera prima: Carrie.

Stephen King VS il cinema: l’opinione al vetriolo del Re del brivido

Stephen King come ben noto non ha mai apprezzato la trasposizione cinematografica che Kubrick fece di ‘Shining’, riassunse così la sua disapprovazione: “Il libro è caldo, il film è freddo. Il libro finisce nel fuoco, il film nel ghiaccio.” Va sicuramente precisato che i libri di King non sono di facile resa sul grande schermo. Il terrore vive sul filo della sua narrazione con cui riesce a scatenare la fantasia più oscura del lettore.

King stroncò anche ‘La torre nera’, (una serie a cui è molto legato) di Nicola Arcel, per evidenti problemi con la sceneggiatura, ma espresse comunque delle buone parole per la produzione del film. Al contrario di quello che fece per ‘Firestarter’ del 1984, lo definì: “Un film insapore come il purè di patate della mensa”.

Stephen King e i film che odia
Tutto su Stephen King di Ben Vincent (Sperling & Kupfer) – VelvetCinema.it

Anche ‘Tommyknockers’ non ricevette l’approvazione di King, che in realtà non ha un buon ricordo nemmeno del romanzo, essendo uscito dalla sua mente in uno dei momenti più difficili dello sua vita, quando si stava disintossicando dalle droghe. ‘L’Acchiappasogni’ invece è arrivato nel periodo successivo al terribile incidente che quasi lo uccise e lo lavorò sotto l’effetto dell’ossicodone. Il film è stato giudicato dallo scrittore assurdo e scollegato.

Con il film ‘Il tagliaerbe’ King toccò l’apice della disapprovazione. Il film del 1992, ispirato ad una storia di King, è risultato talmente poco simile da costringere lo scrittore a procedere per vie legali contro la New Line Cinema. Stephen King vinse la causa, il film era troppo diverso e il suo nome presente sulla locandina era quindi risultato solo un’operazione di marketing.

Sapete come si dice: “Allora fattelo tu questo film”. Ci ha anche provato King a mettersi dietro la cinepresa e in effetti tra i film che gli fanno schifo ce n’è anche uno suo: ‘Brivido’. Lo ha definito: “Un film da deficienti”. Poco amato anche ‘L’implacabile’, molto diverso dal romanzo, troppo action movie.

Altri film stroncati del Re dell’Horror: nel calderone anche Tarantino

Stephen King ha abbandonato la sala prima della fine di ‘Transformers’. Mentre l’horror più brutto di sempre, secondo il maestro è ‘Blood Feast’. Un altro film decisamente da dimenticare per lo scrittore del Maine è ‘Mammina cara’. Ha speso invece delle buone parole per il remake del film L’ultima casa a sinistra, solo per poter dire che invece, l’originale di Wes Craven era una schifezza.

Nel tritatutto di King anche ‘Kill Bill Vol. 1’ di Quentin Tarantino. Un’opera, secondo quanto dichiarato dallo scrittore, piena di sé, l’interpretazione di Uma Thurman ‘bloccata’, con poco di umano in un personaggio etichettato come ‘la sposa’. Non ha apprezzato nemmeno la sceneggiatura e ha trovato perfino le amputazioni noiose.

Stephen King i film che odia
Uma Thurman in una scena di Kill Bill Vol. 1 (YouTube) – VelvetCinema.it

Per concludere e sconvolgervi definitivamente, come giustamente solo Stephen King poteva fare, tra le pellicole meno apprezzate dal Re c’è anche Il Padrino: Parte III: “Il film è opulento, incoerente e noioso.” Paragonandolo a Terrore alla 13ª ora aggiunse: “Uno ha cuore, anima e il pazzo entusiasmo della giovinezza. L’altro è il lavoro di un uomo talentuoso che ha già usato tutto il suo talento o se l’ha risparmiato per un’altra occasione”. 

Un massacro insomma, degno del Re del brivido.

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