Roberto Benigni, le ‘umili’ origini, gli studi e gli esordi (non da attore): tutti i retroscena

Roberto Benigni, uno degli artisti più amati d’Italia. Attore, comico, regista, sceneggiatore: il suo genio artistico non conosce confini.

Roberto Benigni è uno degli attori, registi, comici e sceneggiatori italiani più amati ed apprezzati di tutti i tempi. Nato il 27 ottobre 1952 a Castiglion Fiorentino, ha lasciato un’impronta indelebile nell’industria cinematografica italiana e internazionale. Con la sua personalità irriverente e il suo umorismo contagioso ha conquistato un posto speciale nei cuori degli spettatori di tutto il mondo. Dai suoi memorabili film alle sue esilaranti performance sul palco, Roberto Benigni è un autentico tesoro nazionale e un’icona senza tempo dello spettacolo italiano.

L’attore ha raggiunto l’apice del successo nel 1997 con la sua brillante direzione e interpretazione di “La vita è bella“, il capolavoro che racconta la storia di un uomo durante l’olocausto. Il film ha ottenuto ben sette candidature agli Oscar nel 1999, conquistando il premio per la colonna sonora, come miglior film straniero e miglior attore protagonista, consacrandolo come uno dei talenti più straordinari nel panorama del cinema internazionale.

Roberto Benigni, tra genialità e talento

Roberto Benigni, giovane e unico figlio maschio di una modesta famiglia contadina composta da quattro figli, ha trascorso un’infanzia umile accanto alla madre Isolina e al padre Luigi. Inizialmente, si avvia alla carriera ecclesiastica ma, successivamente, intraprende il suo sogno di sempre: diventare un attore. Comincia la sua carriera come musicista e cantante e a soli 21 anni calca il palcoscenico del Teatro Metastasio di Prato con lo spettacolo “Il re nudo“. Da questo momento in poi, la recitazione e la regia diventeranno il suo unico obiettivo.

Curiosità su Roberto Benigni
Tutte le curiosità sul grande Roberto Benigni – Foto: ANSA/ETTORE FERRARI – VelvetCinema.it

Una curiosità che forse non tutti conoscono, durante il Festival di Sanremo del 1990, in una sua performance chiamò Papa Giovanni Paolo IIWojtilaccio” in modo scherzoso. Questa frase ironica gli causò problemi legali. Fu condannato a pagare una multa di un milione di lire e gli venne assegnata una pena detentiva di un anno, con la condizionale, per oltraggio alla religione di stato e vilipendio di un capo di stato straniero.

Tuttavia, mentre si trovava a Los Angeles, ricevette una chiamata inaspettata dal Vaticano. Era il Pontefice, che lo invitò a guardare una proiezione privata del suo celebre film “La Vita è Bella”. Alla fine del film, si avvicinò a Benigni e gli disse, commosso: “Mi hai fatto piangere“. Da quel momento, una connessione speciale si creò tra i due, con il Pontefice che scrisse una lettera a Benigni, come un padre a un figlio.

Dopo aver vinto il David di Donatello, l’attore dedicò il premio a sua moglie, Nicoletta Braschi, con un toccante discorso: “Ho fatto tutto con lei, per lei e grazie a lei. Quindi questo premio non è mio, è suo, le appartiene. E vorrei tanto che fosse lei in cuor suo a dedicarlo a me”. Il loro è un legame indissolubile che hanno custodito e coltivato, lontano dai rumors e dai social, diventando imbattibili.

Le fonti rivelano che il patrimonio di Roberto Benigni sarebbe considerevole. Nel 2018, la rivista Forbes affermava che avesse accumulato una fortuna di 245 milioni di dollari. Ma non è tutto, l’attore possiederebbe ben 21 abitazioni, 20 terreni e una sontuosa villa di dimensioni imponenti. Inoltre, è anche azionista della rinomata casa di produzione Maltempo Cinematografica, di cui detiene il 50% insieme a sua moglie.

Roberto Benigni, nel corso della sua carriera, è stato insignito di numerose lauree honoris causa da prestigiose università e istituzioni in tutto il mondo, per il suo contributo nel campo dell’arte e dello spettacolo.

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