Festa del Cinema di Roma 2023, la recensione di C’è ancora domani: Paola Cortellesi è l’Onorevole Angelina

La Festa del Cinema di Roma 2023 si apre con C’è ancora domani primo film per la regia di Paola Cortellesi che nell’occasione si traveste dall’Onorevole Angelina.

In un bianco e nero commovente e con un titanico Valerio Mastandrea il film fa riflettere e si prospetta come traino dell’edizione dedicata alle donne e con Anna Magnani a fare capolino un po’ ovunque col suo volto.

La prima regia di Paola Cortellesi la vede protagonista di un film scritto con Furio Andreotti e Giulia Calenda. Nel cast l’attrice compare al fianco di Valerio Mastandrea, Vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli, Romana Maggiora Vergano, Yonv Joseph, Emanuela Fanelli, Francesco Centorame e molti altri ancora. Il film si è meritato ben cinque minuti di applausi da parte della sala degli accreditati che durante la visione non hanno disdegnato anche qualche sagace risata.

C’è ancora domani, la recensione

C’è ancora domani è la storia di una donna coraggiosa, che fin dalla sequenza di apertura viene presa a schiaffi da un marito burbero e maschilista. Le sequenze del film sono tinte da un bianco e nero che regala uno stile fresco e dinamico, ma allo stesso tempo in grado di rievocare le vecchie memorie del cinema.

Recensione C'è ancora domani
C’è ancora domani, recensione del film (VelvetCinema.it)

Paola Cortellesi interpreta questa moderna Angelina, che con Anna Magnani spartisce la forza anche se la mostra in maniera del tutto differente. Se Nannarella era forte, prepotente e carismatica, dall’altro lato Paola soccombe, ma sa che avrà la sua rivincita, accetta i colpi, ma sa che saprà come riprendersi tutto. Il finale poi, senza volerlo spoilerare, rappresenta davvero per lei la definitiva rinascita verso una nuova vita.

La messinscena ci porta a teatro

C’è ancora domani ci porta all’interno di una vera e propria messinscena teatrale. Gli attori, soprattutto quando si muovono dentro le mura di una casa/seminterrato, hanno una gestualità teatrale sia nei movimenti che nelle parole. Straordinaria è la prima scena di violenza dove si scontrano i personaggi interpretati proprio da Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea, che più che avere una diatriba fisica sembrano danzare sulle punte.

Accompagnati da una musica maestosa e dominante i due si stringono in continui abbracci con le ferite causate dagli schiaffi e dai pugni che portano sangue, ma un sangue scenico che scompare subito dopo. Un film commovente che sa far anche ridere e che riesce a trattare la violenza in un modo poetico che non può che emozionare un pubblico sempre più alla ricerca di emozioni forti come queste.

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