Sai qual è il primo film di Toni Servillo? Fu un successo, ma nessuno si accorse di lui

Toni Servillo apparse per la prima volta al cinema con un film di grande successo. All’epoca, però, la sua presenza passò inosservata.

Quando un attore ha tantissime apparizioni alle spalle diventa difficile risalire indietro alla sua primissima apparizione a schermo. Toni Servillo, per esempio, cominciò come attore in un film celebre, ma all’epoca nessuno sapeva chi fosse e la sua partecipazione venne subito dimenticata.

Toni Servillo è oggi riconosciuto come uno dei volti più riconoscibili del cinema italiano. Le sue performance attoriali ne film d’autore sono innumerevoli, specialmente al fianco del regista Paolo Sorrentino, con cui ha stretto un sodalizio che va avanti fin da L’Uomo In Più, film del 2001 e primo lungometraggio diretto dal regista napoletano. La storia di Toni Servillo al cinema, tuttavia, inizia diverso tempo prima.

La carriera da attore di Servillo era cominciata con il teatro. Proprio tramite questo e l’avvicinamento con il gruppo Falso Movimento nel 1986 incrociò la sua strada con quella di Mario Martone, che nel 1992 lo contatta per prendere parte al suo primo film come regista cinematografico. Il film Morte di un Matematico Napoletano segna quindi un doppio debutto al cinema, da una parte quello di Mario Martone alla regia, dall’altra quella di Toni Servillo come attore di cinema.

Il film che diede inizio a tutto

Morte di un Matematico Napoletano prende piede a Roma nel 1959 per poi spostarsi a Napoli e segue le ultime settimane di vita di Renato Caccioppoli (Carlo Cecchi), docente universitario di matematica e iscritto al PCI. L’uomo, ormai estraniato dal mondo circostante in cui non si riconosce più si avvia in una spirale di commiserazione e isolazione che lo porterà all’inevitabile suicidio.

Il primo film con Toni Servillo
Mario Martone, primo regista di Toni Servillo – ANSA – velvetcinema.it

La storia del film affonda le radici nella società e nella politica italiana del periodo, in quella perdita di punti di riferimento morali e politici che hanno contraddistinto la fine del ‘900 e l’avvento del nuovo millennio. Mario Martone si esibì in un’eccellente prova registica per un debuttante, tanto che il film gli valse il premio come miglior regista esordiente sia ad David di Donatello del 1993 che il Nastro D’Argento dello stesso anno. Il film ottenne anche il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia del 1992.

In Morte di un Matematico Napoletano Toni Servillo fa una parte minore, ma continua a lavorare con Martone anche negli anni successivi, fino al 1998. Nel 2001, poi, inizia il sodalizio con Paolo Sorrentino che porta Toni Servillo ad essere uno degli attori più richiesti del panorama cinematografico italiano ancora oggi.

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