Sai cos’è la fotografia nel cinema? La spiegazione

Il lavoro del reparto fotografia in un film è forse quello più tecnico e difficile da comprendere. Cerchiamo di capire perché è importante.

Quando di un film viene detto che ha una bella fotografia non tutti hanno presente cosa si intende. Per un film avere una bella fotografica non significa banalmente che le immagini si vedono bene, ma anche che le scelte di luci e ombre creano l’atmosfera giusta perché il film funzioni nel migliore dei modi.

La fotografia di un film non è affatto semplice da capire perché è solitamente l’aspetto maggiormente tecnico di una produzione cinematografica e per questo ha bisogno di una serie di competenze e conoscenze specifiche per essere afferrata. Quando si parla di fotografia di un film si fa riferimento a una serie di operazioni coordinate dal direttore della fotografia che muovono un intero reparto all’interno del set. In parole povere queste operazioni sono i posizionamenti e le manovre delle luci del set, poste in modo da creare in ogni inquadratura l’accostamento di colori necessario perché questa faccia trasparire il suo pieno potenziale espressivo.

Per avere una buona fotografia un film non necessita solo che le immagini si vedano bene, ma anche che luci, ombre e colori siano disposti nel miglior modo possibile per creare il giusto tono che il pubblico deve percepire.

A cosa serve la fotografia

Un esempio molto basilare di fotografia è quando in un’immagine le luci sono disposte in modo tale da far risaltare un certo elemento piuttosto che gli altri. In questo caso una luce puntata sull’elemento in questione è un ottimo metodo per evidenziarlo. La fotografia è molto più ricercata e studiata soprattutto quando si deve giocare con le ombre.

Cos'è la fotografia nel cinema?
Fotografia su un set cinematografico – ANSA – velvetcinema.it

Nei film horror, per esempio, una buona fotografia è indispensabile per creare l’ambientazione di paura e tensione all’interno delle immagini, celando alcuni elementi con l’ombra mentre si cerca di far rimanere chiara e ben visibile l’immagine. Non a caso uno dei luoghi comuni dei fotografi del cinema è che le situazioni più complesse da illuminare sono i notturni.

Un film con una fotografia malfatta o raffazzonata soffrirà di immagini poco chiare, con illuminazioni confuse e che restituiscono un tono del film diverso da quello a cui servirebbe. Ad esempio, una scena notturna che dovrebbe esprimere paura e mistero non avrebbe lo stesso effetto se illuminata a giorno con tutti gli angoli ben in vista. In questo caso si tratta di un sintomo di fotografia poco curata o di mancanza di comunicazione tra il direttore della fotografia e il regista.

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