La vita da star di Sylverster Stallone non è esente da tragedie. La morte del suo primo figlio ha lasciato una cicatrice che fa ancora male.
Quando si guarda dall’esterno la vita di una celebrità del cinema sembra che abbia raggiunto l’apice massimo di felicità. Quello di cui spesso non ci si rende conto è quanto questa fama possa amplificare tutto quello che succede nella propria vita, sia le gioie che i dolori. Quando questo si applica a una tragedia come la perdita di un figlio la cosa diventa molto difficile da gestire anche per un uomo con la fama da duro come Sylvester.
Lo sceneggiatore e protagonista di Rocky, star della saga di Rambo e stella dei film d’azione per tutti gli anni ’80 vive oggi una vita di grande lusso, sempre al centro dell’attenzione con la sua famiglia, ora anche protagonista di un reality show. La carriera di Stallone nel mondo del cinema è stata piena di soddisfazioni, ma anche macchiata da una tragedia come la scomparsa prematura del primo figlio, Sage, nell’estate del 2013, ha segnato profondamente l’attore.
Al momento della morte di Sage, Sylvester Stallone si è trovato nella posizione non solo di dover accettare la scomparsa, ma anche di dover mettere a tacere le molte voci irrispettose nei confronti della tragedia come in molti casi nascono quando a morire sono i figli delle star.
La morte di Sage Stallone
Sylvester Stallone ha avuto in totale 5 figli. 2 sono frutto del suo primo matrimonio con Sasha Czack, Sage e Seargeoh, mentre altre tre figlie sono frutto del suo ultimo matrimonio con Jennifer Flavin, Sophie Rose, Sistine Rose e Scarlet Rose. Sage Stallone nacque nel 1976 e già da giovane cercò di seguire le orme del padre nel mondo del cinema. Lo troviamo ad interpretare il ruolo del figlio di Rocky Balboa in Rocky V nel 1990, e di nuovo nel film Daylight – Trappola nel Tunnel, nel 1996, ancora al fianco del padre.
La sua carriera da attore va di pari passo al suo essere un imprenditore, co-fondatore della compagnia Grindhouse Realising. Sage fu trovato morto il 13 luglio 2013 nel suo appartamento di Studio City, Los Angeles, all’età di 36 anni. Nonostante le voci serpeggianti di un’overdose da sostanze stupefacenti, l’autopsia ha dimostrato che la morte è sopraggiunta per un arresto cardiaco dovuto all’aterosclerosi. Nel suo corpo non furono trovate tracce di stupefacenti.
Due giorni dopo l’evento le voci di discredito nei confronti del giovane erano già in circolo. Il padre fece personalmente la sua dichiarazione sull’accaduto al sito TMZ.com in cui si dice distrutto e sopraffatto dal dolore. La seconda parte del discorso è volta alla smentita di tutte le voci false riguardo la morte di Sage, chiedendo umilmente a tutti di lasciar riposarlo riposare in pace e lasciare i genitori al loro dolore.