Febbre da Cavallo è un vero e proprio film cult, uno di quelli di cui si ricordano a memoria le battute. Andiamo a scoprire tutto su questo lavoro con Gigi Proietti e Enrico Montesano.
Uscito in sala nel 1976 è uno di quei lavori che negli anni vengono mostrati anno dopo anno sui canali della nostra tv in chiaro e il pubblico lo guarda con costanza.
La regia di questa pellicola è stata affidata a Steno con sceneggiatura di Alfredo Giannetti, Enrico Vanzina e Steno stesso. Nel cast troviamo Gigi Proietti, Enrico Montesano, Catherine Spaak, Mario Carotenuto e tanti altri ancora. Il grande merito di questo film è quello di affrontare un argomento tanto delicato quanto quello della ludopatia in un periodo in cui questo stava emergendo anche a fronte del toto nero.
Qui si parla molto più del gioco dei cavalli e della passione per l’ippica che sfoga invece nello sprecare soldi in maniera compulsiva creando non pochi guai. All’epoca proprio per questo il film alzò un polverone enorme senza dimenticare anche le prestazioni sorprendenti di due grandissimi artisti come Proietti e Montesano al centro del racconto con i ruoli di Mandrake e di Er Pomata.
Febbre da Cavallo, trama e tutte le curiosità
La trama di Febbre da Cavallo ci porta a raccontare la storia di Bruno Fioretti noto come “Mandrake”. Questi sogna di diventare un attore, ma alla fine termina sempre per giocarsi tutti i soldi ai cavalli. La moglie lo scopre sempre anche perché quando perde ha dei problemi sotto le lenzuola. Al suo fianco c’è Armando Pellicci “Er Pomata”, ex driver disoccupato che prova con le truffe a sbancare il lunario. Insieme ne combineranno di ogni colore.
Sebbene le loro trovate sarebbero in grado di far impallidire anche quel Totò che riuscì a vendere, sempre in un film, Fontana de Trevi, c’è qualcosa di sottofondo che stona, che fa male, un sapore acre che solo la commedia all’italiana riesce a lanciare. Ci troviamo di fronte a un racconto intelligente e che riesce ad arrivare al punto grazie alla personalità dei personaggi che vi ruotano attorno e al messaggio inequivocabile che alla fine il gioco non porta mai da nessuna parte. Il film conta anche un sequel/remake più recente e con un successo differente. E voi guarderete Febbre da Cavallo dalle 21.10 su Rai Movie? Sicuramente è un appuntamento da non perdere e che potrà portarci il sorriso anche se siamo tristi.