Braccialetti rossi: 6 piccoli pazienti e la voglia di lottare

Carmine Bruschini è Leo, il “capo” del gruppo, alle prese con un brutto tumore che gli ha portato via la gamba; Brando Pacitto invece interpreta il suo braccio destro, Vale. Aurora Ruffino presta volto e corpo a Cristina, ragazza alle prese con l’anoressia. E ancora: Pio Luigi Piscicelli è Toni “il furbo”, Mirko Trovato è Davide “il bello” e Lorenzo Guidi è Rocco, il più piccolo di tutti. E’ in coma e la sua è la voce narrante. Ecco, sono questi i protagonisti (scelti fra i circa tremila attori che hanno sostenuto i provini) e i personaggi di Braccialetti Rossi, tenera e toccante fiction prodotta da Carlo Degli Esposti per la regia di Giacomo Campiotti. Adattamento del format catalano Pulseras rojas, andrà in onda su Raiuno il prossimo gennaio e racconterà – appunto – le vicende di questi ragazzi uniti dalla malattia ma anche dalla speranza e dalla fame di vita.

Del cast fanno parte anche Laura Chiatti e Gianpaolo Morelli, e poi ancora Ignazio Oliva, Stefano Venturi, Federica De Cola, Vittorio Viviani, Michela Cescon e Simonetta Solder: sono i familiari. Carlotta Natoli, Andrea Tidona, Niccolò Senni e Lele Vannoli indossano invece i camici bianchi che si aggirano – come angeli – fra i corridoi dell’ospedale pediatrico.

Le riprese sono state realizzate in Puglia, per l’esattezza a Fasano. La colonna sonora comprende brani di Emis Killa (Lettera dall’inferno), a Tiziano Ferro, Emma Marrone, Niccolò Agliardi (Io non ho finito). La sceneggiatura è firmata da Sandro Petraglia. “La nostra – ha commentato il regista tramite il quotidiano La Repubblica – è una storia di amicizia e speranza che vede protagonisti bambini malati. Non è ricattatoria, è ricattatorio porre dei tabù. È una favola con sei ragazzi uniti nella stessa battaglia, guarire. Perché la vita è più forte di tutto: i genitori hanno paura delle parole, i ragazzi chiamano le cose col loro nome. I braccialetti che indossano sono il loro segno distintivo“. E preparatevi, perché non mancheranno le risate insieme alla commozione. “Braccialetti rossi è una sfida – dice il direttore di RaiFiction Tinni Andreatta – perché esplora la vita e il dolore. Ma è un racconto potente che dà speranza, il pubblico adotterà i ragazzi“.

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