Saving Mr Banks: Tom Hanks interpreta Walt Disney e lotta per Mary Poppins

Presentato in anteprima a Roma lo scorso 6 febbraio e distribuito per un totale di 220 copie, arriva in Italia domani – 20 febbraio – Saving Mr Banks di John Lee Hancock, con Tom Hanks ed Emma Thompson rispettivamente nei panni di Walt Disney e di P.L. Travers, l’autrice del celebre libro che ispirò l’altrettanto celebre film Mary Poppins.

Saving Mr. Banks ricostruisce le due settimane in cui Disney dovette fronteggiare la rigidità della scrittrice: “Lei odiava il copione – ha spiegato la Thompson – in realtà sembrava che odiasse tutto, ma se fosse vero o meno è un’altra questione. Stava affrontando dei problemi personali, profondi e complessi. Il suo rapporto con Mary Poppins era esattamente lo stesso che Walt Disney aveva con Topolino: Mary Poppins l’aveva salvata dalle ferite della sua infanzia allo stesso modo in cui Topolino aveva salvato Walt. Perciò non era facile per lei lasciare la sua creazione nelle mani di altri“. D’altra parte Disney era determinato a realizzare la trasposizione cinematografica, anche perché l’aveva promesso alle sue figlie (Mary Poppins era il loro libro preferito); non gettò mai la spugna ma dovette insistere per quasi vent’anni prima di convincere la Travers.

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Il film – finalmente – girato nel 1964 e si aggiudicò 5 Oscar: Migliore attrice (Julie Andrews), Migliori effetti speciali, Migliore montaggio, Migliore colonna sonora originale e Migliore canzone. Eppure la Travers non mostrò alcuna soddisfazione e, anzi, gli scontri con Disney andarono avanti per anni. Il cast di Saving Mr Banks è di quelli speciali: oltre a Hanks e alla Thompson ne fanno parte Colin Farrell (che interpreta il padre della scrittrice), Ruth Wilson (ovvero la madre), Rachel Griffiths (la zia Ellie), Annie Rose Buckley (P.L. Travers da bambina), Paul Giamatti (l’autista della Travers), Jason Schwartzman e B.J. Novak (rispettivamente i fratelli Richard e Robert Sherman, autori della mitica colonna sonora del film).

E’ il primo lungometraggio che porta Disney sul grande schermo, al cospetto del grande pubblico: il rischio di deludere, dunque, c’era eccome. Ma è stato scansato dal talento indiscusso di Hanks, oltre che da una solidissima sceneggiatura. La pellicola non è un auto elogio da parte della Disney, come si potrebbe supporre, anzi: le cose sono mostrate con grande rispetto della verità e si accendono pure i riflettori sulla complessa questione relativa alla proprietà intellettuale.

Emma Thompson è egregia. Restituisce perfettamente la complessità della scrittrice, le sue fragilità camuffate dietro una maschera di intransigenza e incrollabile severità. Ama la sua opera in modo viscerale perché non ha ricevuto sufficiente amore da piccola, ne è gelosa e fa fatica e fidarsi degli altri. Usa l’orgoglio come strumento per proteggersi eppure, in fondo, ha un grande bisogno di abbassare le difese e confrontarsi con chi è capace di parlare la sua stessa lingua. Un film da vedere. Non è “leggero”, richiede un certo impegno: ma ne vale la pena.

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