L’animo di Gabriele Pignotta è in fermento. Perché manca davvero all’uscita di Ti sposo ma non troppo, film tratto dal suo omonimo spettacolo teatrale che segna anche il suo debutto come regista. Pignotta è anche il co-protagonista insieme a Vanessa Incontrada, il cast è completato da Chiara Francini, Fabio Avaro Paola, Tiziana Cruciani, Paolo Triestino (con la partecipazione straordinaria di Catherine Spaak).
Prodotta dalla Lotus Production di Marco Belardi con Raicinema, la pellicola racconta di Andrea (Vanessa), una giovane e affascinante donna delusa dall’amore e abbandonata all’altare che un giorno s’imbatte in Luca (Pignotta), fisioterapista single che si finge psicologo per sedurla. Le loro vicende s’intrecciano con quelle di una coppia (Francini e Avaro) che precipita nella crisi proprio alla vigilia del matrimonio. “Per un casuale doppio scambio di identità – è scritto nella sinossi ufficiale – le vite dei quattro personaggi finiranno per intrecciarsi ed essere travolte dall’eterna ricerca dell’amore perfetto. Una moderna commedia degli equivoci in cui nessuno è quello che sembra e nessuno può scegliere di non amare“.
Pignotta aveva vent’anni quando ha identificato chiaramente il suo sogno più grande: girare un film. Da allora la sua vita professionale è stato un susseguirsi di passi compiuti verso quest’obiettivo; non sono mancate le cadute, certo, ma lui non si è mai scoraggiato: “La perseveranza dev’essere una regola di vita e io ne sono l’esempio”, ha detto qualche tempo fa durante un’intervista rilasciata a Velvet Cinema. Il traguardo è stato raggiunto, adesso non resta che affrontare la prova del nove. Il timore per ciò che dirà la critica c’è e Gabriele di certo non lo nasconde; d’altra parte è convinto che ben più importante sia la reazione del pubblico. Della gente. Riuscirà questa commedia a far centro, giocando le carte dell’amore e della leggerezza?
Foto by Facebook
