Strano periodo, questo, per Richard Gere. Sex symbol indiscusso per intere generazioni, pare che debba rassegnarsi a vedere il proprio astro tramontare. Non che la cosa lo turbi, intendiamoci. Buddista da un tempo ormai indefinito, di indole pacata e solitaria, in fondo non è mai stato troppo “attaccato” alla propria immagine. Quindi lascia che la vita e gli eventi facciano il loro corso, senza preoccuparsi di certe conseguenze e lasciando serenamente spazio alle nuove leve. E se la gente comincia a non riconoscerlo più, pazienza. Negli ultimi tempi è accaduto due volte: la prima in Puglia, dove l’Ufficiale e gentiluomo ha passeggiato mescolandosi alla folla senza che nessuno facesse una piega. La seconda è recentissima e ha avuto come location New York.
Gere è impegnato nelle riprese del film Time out of mind, per il quale interpreta un clochard. Ha dunque passeggiato a Manhattan indossando pantaloni vecchi, un giubbotto informe, un cappellino di lana. La barba lunga e l’aria dimessa, ha rovistato nei bidoni della spazzatura in cerca di qualche scarto da mangiare e teneva una birra nascosta in un sacchetto di carta.
Era pomeriggio. Richard si è seduto su una panchina, stanco e sconfitto. Poi ha ripreso a camminare nei pressi della stazione centrale. I passanti non l’ha degnato della minima attenzione: era semplicemente un barbone in mezzo a tanti altri.
Soltanto una donna si è fermata davanti a lui. Ma non perché è riuscita a capire chi fosse nonostante quell’aspetto. No, la dolce signora è stata mossa dalla pietà e gli ha dato qualche monetina. Gli ha fatto l’elemosina, insomma. E nemmeno a pochi centimetri dal suo volto è riuscita a riconoscerlo. Che dire? E’ uno strano periodo per Richard. Qualche anno fa le cose sarebbero andate molto diversamente…
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