Uno per tutti di Mimmo Calopresti: nel cast anche Giorgio Panariello

Uno per tutti è un progetto che Mimmo Calopresti porta avanti da ben tre anni: il regista ha iniziato a lavorare sulla trasposizione dell’omonimo romanzo del giornalista Gaetano Savatteri addirittura nel 2011 e solo ora sembra vedere la luce. Inizieranno infatti il prossimo 8 ottobre in quel di Trieste per quattro settimane le riprese della pellicola prodotta da Gianluca Curti della Minerva Pictures e che vede nel cast Giorgio Panariello, Isabella Ferrari e Thomas Trabacchi. Se la trama dovesse seguire quella originale, si tratterebbe di una sorta di Mystic River (Clint Eastwood) all’italiana che cerca di recuperare il passato grazie ad un episodio del presente, mettendo i personaggi di fronte a qualcosa che pensavano rimosso per sempre.

Inizialmente i protagonisti sarebbero dovuti essere Luca Zingaretti e Beppe Fiorello: il primo nelle vesti di un noto imprenditore e padre di un presunto omicida, mentre il secondo in quelle di un amico poliziotto a cui viene affidato il caso. Trabacchi e Panariello ricopriranno proprio questi ruoli? Oppure uno di loro sarà il terzo interprete principale, ovvero un medico calabrese che ritorna al Nord? In tre anni alcuni dettagli della storia sono cambiati: basti pensare che la città principale sarebbe dovuta essere Torino: “Ho già in mente le abitazioni del centro, un tempo abitate dagli immigrati meridionali, che vorrei riprendere – ha dichiarato Calopresti all’inizio della lavorazione – i cortili delle case di ringhiera, i locali ai Murazzi, che erano il cuore pulsante dell’underground torinese, in cui vorrei far muovere i miei personaggi. Sarà come rivivere la città che negli anni Sessanta mi ha accolto insieme alla mia famiglia, in cui sono cresciuto e in cui mi sono formato. Cos’è cambiato poi?

Forse anche la sceneggiatura ha subìto numerose modifiche? “Mi piacciono molto le storie che raccontano il potere del passato sul presente ha continuato – e nel libro di Savatteri questo meccanismo è descritto con molta precisione“. Il romanzo è solo un pretesto per analizzare le relazioni che i suoi personaggi hanno l’uno con l’altro, quindi alcuni cambiamenti sono leciti. Speriamo che questa volta però non ci siano ostacoli.

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