Questo è sicuramente un periodo splendido per Michele Alhaique, visto che dopo l’uscita della sua opera prima Senza nessuna pietà con Pierfrancesco Favino, Ninetto Davoli, Greta Scarano, Adriano Giannini e Claudio Gioè (presentata in anteprima durante la 71esima Mostra del Cinema di Venezia), dirigerà Raoul Bova nella miniserie in due puntate Ultimo 5. Lo ha annunciato Pietro Valsecchi durante la conferenza stampa della Taodue in occasione dell’ottava edizione del Roma Fiction Fest presso l’Auditorium Parco della Musica.
Il capitano Ultimo (Bova) è sicuramente uno dei personaggi che hanno caratterizzato di più la fiction italiana e nello specifico Canale 5. Come negli episodi precedenti sarà impegnato in un caso tratto dalla realtà, ovvero il traffico internazionale di cocaina dalle piantagioni del Sud America fino ai piccoli spacciatori del nostro Paese. Si tratta di un racconto drammatico, ma estremamente attuale in cui emergono per l’ennesima volta la determinazione ed il coraggio del protagonista insieme ai suoi uomini.
L’attore romano non è solo il più richiesto del cinema italiano (con ben cinque film in uscita), ma piano piano anche del piccolo schermo: a breve infatti dovrebbe essere trasmesso anche il film tv Angeli insieme a Vanessa Incontrada. Questa volta come si troverà a farsi dirigere da un regista più giovane? Alhaique ha trentaquattro anni (contro i quarantatré di Raoul) e ha iniziato la sua carriera di attore dopo aver studiato dal 2000 al 2003 presso la Scuola Nazionale di Cinema.
Il debutto sul grande schermo è avvenuto nel 2005 con Fuoco su di me di Lamberto Lambertini, anche se poi si fa conoscere meglio al pubblico un anno più tardi nei panni di Marco nella fiction di Rai Uno Medicina generale, prodotta dalla Rai e diretta da Renato De Maria. Il suo ultimo ruolo interpretato è stato quello di Pietro Garibaldi in Benvenuto Presidente! di Riccardo Milani del 2013. Ora metterà da parte la carriera da attore per dedicarsi esclusivamente a quella da regista?
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