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Categorie: Recensioni

Poltergeist, il remake delude tutti gli appassionati di film horror

I remake dei film di successo non sempre hanno lo stesso risultato dell’originale al botteghino. E non solo. Nemmeno la stessa qualità. E’ il caso di Poltergeist che “torna” nelle sale cinematografiche italiane proprio a partire da oggi, giovedì 2 luglio. Il cult (Poltergeist – Demoniache presenze) del 1982 diretto da Tobe Hooper è passato alla storia come uno dei capisaldi del mondo horror di quegli anni. Proporre una rivisitazione ad oltre trent’anni di distanza è possibile? Sicuramente si tratta di un rischio. Questa volta come protagonisti ci sono i Bowen (famiglia composta da mamma Amy, papà Eric, figlia adolescente Kendra, ragazzino Griffin e bambina Madison), i quali arrivano in una nuova casa che un tempo era un cimitero. La figlia più piccola sente subito delle presenze e per questo motivo il fratello si preoccupa. I genitori invece sembrano sottovalutare il problema, fin quando un essere demoniaco cattura proprio Madison, portandola in un mondo parallelo.

E’ davvero impossibile fare un paragone. Il regista Gil Kenan ha cercato di creare un mix fra la storia del primo film (la trama infatti ha le stesse evoluzioni) e le tendenze degli ultimi anni per quanto riguarda gli effetti speciali e la tecnologia. Il risultato però non è affatto convincente. Anzi. Tutto il contrario. Non c’è credibilità e, soprattutto, manca la tensione. Un horror senza ansia e momenti di suspense è possibile? Ovviamente no. Il lavoro risulta quindi un buco nell’acqua su diversi fronti. La sceneggiatura non elementi innovativi ed alcuni personaggi risultano surreali. Addirittura si scade nel ridicolo.

Forse è proprio l’originalità a mancare e questo fattore ha causato la rovina del lungometraggio. E’ qualcosa di già visto e rivisto milioni di volte. Kenan non è riuscito a cogliere la vera essenza di questo genere (nonostante la produzione di Sam Raimi), dando vita ad un vero e proprio flop (dopo i successi della pellicola d’animazione Monster House del 2006 e quella sci-fi Ember – Il mistero della città di luce del 2008). Tutti quelli che hanno paura dei film dell’orrore possono andare in sala tranquillamente e dormire sonni tranquilli. Consigliamo invece agli appassionati dell’originale di non andare al cinema per evitare di restare fortemente delusi.

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Samantha Suriani

Toglietemi tutto, ma non la musica, il buon cibo…e la tinta rossa. Potrei diventare pericolosa.

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Samantha Suriani

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