Michele Placido dirigerà Ambra Angiolini nel nuovo film Sette minuti?

Michele Placido e Ambra Angiolini sono stati protagonisti di una conferenza stampa all’Ischia Global Fest: dopo aver lavorato insieme nel film La scelta (con Raoul Bova), ci saranno altre collaborazioni in futuro? Il prossimo dicembre (come riporta La Repubblica) il regista e attore pugliese tornerà dietro la macchina da presa per una pellicola che si chiamerà Sette minuti e che avrà la firma di Stefano Massini per quanto riguarda la sceneggiatura. Placido porterà sul grande schermo la storia di undici operaie che si riuniscono in una stanza per decidere il destino di quattrocento colleghe a rischio licenziamento: “E potrebbe esserci anche Ambra Angiolini“, ha tenuto a precisare. E non è finita qui. Michele dirigerà la collega (insieme a Francesco Scianna e Francesco Biscione) anche a teatro in Tradimenti di Harold Pinter.

Il loro primo incontro è avvenuto proprio a teatro: lei era a Roma con La misteriosa scomparsa di W ed in sala c’era anche lui che dopo lo spettacolo è andato in camerino a trovarla e le ha chiesto se voleva partecipare al suo nuovo progetto: “Lavorare con Michele – ha detto – è stato e sarà un grande piacere“. Inoltre attualmente il regista sta scrivendo la serie televisiva Il Regno, che affronterà la storia della mafia italo-americana, focalizzandosi su capitoli dolorosi come quello della strage di Portella della Ginestra. “L’idea – ha dichiarato – mi è venuta ricordando una telefonata notturna di Dino De Laurentiis, pochi giorni prima che morisse“.

Michele inoltre è anche sul set di Io che amo solo te, lungometraggio diretto da Marco Ponti e tratto dall’omonimo libro di Luca Bianchini. Ninella (Maria Pia Calzone) ha da sempre un grande amore, ovvero don Mimì (Placido per l’appunto), con cui però non si è potuta sposare. La sorte fa in modo che i rispettivi figli Chiara (Laura Chiatti) e Damiano (Riccardo Scamarcio) convolino a nozze. Questo matrimonio diventa un vero e proprio evento per la città, ma in realtà perché gli occhi di tutti gli invitati sono puntati sui genitori e non sugli sposi.

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