Spectre: emerge il lato più umano di James Bond, ma lo spettacolo non manca

Dopo l’uragano Skyfall era difficile aspettarsi qualcosa di meglio per l’agente segreto più famoso della storia e in effetti Spectre (guarda il trailer su Velvet Cinema), 24° film della saga, non riesce a raggiungere i livelli assoluti del precedente, anche se convince e appassiona alternando momenti di grande spettacolarità a un’introspezione del protagonista particolarmente curata. Qualcuno lo ha definito più convenzionale rispetto all’ultimo, ma la realtà è che la classicità della trama richiama i primi film della serie rendendo loro più di un chiaro omaggio. Insomma, 007 anche questa volta funziona come un orologio (e non l’immancabile Omega di Bond) e ha come fattore chiave proprio il tempo, con la dicotomia tradizione/progresso a farla da padrone.

Mettendo da parte le aspettative altissime, il pubblico in sala (l’uscita del film in Italia è fissata a giovedì 5 novembre) può godersi un piacevolissimo mix di intrattenimento, sparatorie e colpi di scena, nella migliore tradizione dello spionaggio targato Ian Fleming, ma con uno sguardo agli ultimi Mission: Impossible. La differenza la fa ancora una volta la verve tutta britannica dell’agente, affiancato anche in questo da un cast di assoluto valore con Christoph Waltz (Oscar per Bastardi senza gloria e Django Unchained) e Andrew Scott (Jim Moriarty nella serie Sherlock) magistrali interpreti del lato oscuro e due bond girl che prendono le distanze dalle pur illustri colleghe di ruolo. Lea Seydoux non è solo una preda, ma è una degna partner di Bond, e Monica Bellucci (autodefinitasi Bond Woman) presta il volto a un personaggio ben più complicato delle altre vittime del fascino di 007.

La pellicola inizia con James Bond in Messico, sulle tracce di un malvivente da eliminare secondo le ultime volontà della compianta M, ma è solo l’inizio di un viaggio intorno al mondo che porterà l’agente segreto al servizio di sua Maestà anche in Italia (affascinanti le riprese nella Roma notturna), Austria, Marocco e Inghilterra. La spia indaga sulla famigerata organizzazione para-terroristica S.P.E.C.T.R.E., guidata da Franz Oberhauser, uomo dalle mille risorse e dai tanti segreti, collegato (come si scopre man mano) a tutte le ultime indagini di 007, ma deve anche vedersela con il nuovo capo dei servizi segreti inglesi, intenzionato a chiudere il programma doppio 0 in favore di una forza di Intelligence internazionale basata sulle nuove tecnologie.

La pellicola sarà probabilmente l’ultima con Daniel Craig nel ruolo di Bond (ecco un divertente confronto con gli 007 del passato), anche perché l’attore ha dichiarato che la registrazione del film è stata particolarmente faticosa e non sa se sarà in condizione di ripetersi. Per questo motivo già si sono scatenate le “voci di mercato” su quale attore possa prendere il suo posto. I primi due interpreti chiamati in causa sono Idris Elba e Damian Lewis, con quest’ultimo che pare favorito. Ma ci vorrà ancora del tempo per qualsiasi conferma.

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